Marsala: uomo aggredito da un branco di cani randagi in via Frisella

Redazione Prima Pagina Marsala

Una brutta avventura da dimenticare quella capitata ad un marsalese che, ieri sera, in tarda serata, stava tornando a casa dopo aver parcheggiato la sua auto in pieno centro storico. Stava dirigendosi verso casa quando, in via Frisella, si è trovato davanti una muta di cani che correva verso di lui. L’uomo all’inizio ha pensato che giocassero fra di loro a rincorrersi ma poi qualcosa è cambiato: il cane più grosso, molto probabilmente si tratta del capobranco, si è fermato, lo ha guardato e si è diretto verso di lui. In quel momento, come ha scritto il nostro lettore, è iniziata la vera paura: attimi di terrore che di certo non scorderà tanto facilmente. L’uomo, dopo essersi ripreso dallo spavento, ha deciso di raccontarlo alla nostra redazione.

“Erano quasi le 22, quando, dopo aver trovato parcheggio nei pressi di via Frisella, stavo per dirigermi verso casa. Le strade erano deserte, non c’era un’anima viva e per un attimo ho avuto paura di incrociare qualche malintenzionato. Non potevo sapere che da lì a qualche minuto avrei incontrato dei veri malintenzionati a 4 zampe però.

All’improvviso, ho visto circa 8 cani randagi, tutti di diverse dimensioni, tranne uno, il più grosso, quello che mi è sembrato subito il capo. All’inizio ho pensato che potevano essere di compagnia ma mi sbagliavo. Quando ho visto che si dirigevano correndo verso me, ho mantenuto il sangue freddo. Magari giocano fra loro a rincorrersi, ho pensato, di solito i cani fanno così. Ma mi sbagliavo. Il più grosso, a pelo scuro, mi ha guardato e si è fermato a pochi passi da me. Ha aperto la bocca e in un balzo ha afferrato il mio ginocchio. Ho sentito i sui denti sull’osso e gli altri cani mi hanno circondato. Ho sudato, volevo gridare e correre. Gli altri mi davano morsi sulle scarpe, qualcuno ai polpacci. Forse la mia salvezza è stata quella di restare in piedi, di dare calci, di gesticolare e alzare la voce con tono sicuro. Quando i randagi hanno visto i miei gesti aggressivi si sono allontanati, hanno seguito il loro capobranco e se ne sono andati.

E’ stato tremendamente spaventoso. Avevo i jeans pesanti e il cane grosso non è riuscito a strappare la carne della mia gamba. Appena arrivato a casa ho controllato e ho visto che c’era sangue e la forma dei 2 canini sul mio ginocchio.

A me i cani piacciono, non ho niente contro di loro. Cosa sarebbe successo se fossi stato un ragazzino? Se avessi indossato dei pantaloni leggeri o se avessi avuto le gambe scoperte, sarebbe stato davvero tremendo. Sui polpacci per fortuna non ci sono segni dell’aggressione.

Ho raccontato la mia avventura perché spero che non accada anche ad altri quello che è successo ieri sera in pieno centro di Marsala.

Lettera firmata