Presentato il piano vaccini del commissario Figliuolo: da aprile 500mila dosi al giorno
Comincia a prendere forma il piano vaccinale predisposto dal nuovo Commissario straordinario , il generale Francesco Paolo Figliuolo. L’obiettivo del piano vaccinale è di raggiungere a regime il numero di 500mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre, triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170mila. Il documento,è stato elaborato guardando al Piano strategico nazionale del Ministero della Salute,ed ha fissato le linee operative per fa si che possa essere completata in tempi ragionevoli la campagna vaccinale.
Secondo il piano vaccinale, verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa”, si legge nel documento. Verrà potenziata la logistica, con l’adozione di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna.
Si stanno stipulando convenzioni con i medici di medicina generale , con gli odontoiatri e con i medici specializzandi (fino a 23 mila). Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione – anche ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi”, si legge nel piano.
“In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili. Per l’allestimento di nuovi centri potranno eventualmente essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana”.