È partito dalle Marche, dove si trovava per lavoro, e ha percorso oltre 400 chilometri per raggiungere la sua ex fidanzata a Fondi, in provincia di Latina, rintracciandola grazie a un dispositivo Gps che aveva applicato nell’auto della donna. E il giorno precedente, telefonicamente, aveva preannunciato alla ex l’intenzione di ucciderla.
L’uomo, un operaio di 32 anni residente in provincia di Trapani, già noto alle forze di polizia, è stato arrestato nei giorni scorsi per il reato di atti persecutori e tentato omicidio.
È una vicenda che sembra la trama di un film, quella descritta dai Carabinieri della Compagnia di Terracina che hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato.
“L’uomo, non accettando la fine della relazione sentimentale avuta con la vittima fino allo scorso aprile, dopo essere partito da una località marchigiana, dove è attualmente impegnato in un’attività lavorativa, ha raggiunto la donna, 44enne del luogo, e – raccontano gli investigatori – dopo aver monitorato i suoi spostamenti, l’ha seguita mentre si stava allontanando a bordo della propria autovettura. Infatti, la donna, mentre si trovava presso un locale pubblico di Fondi, avendo rilevato la presenza dell’uomo nello stesso luogo, si era allontanata a bordo della propria autovettura, venendo inseguita dall’indagato che, lungo il tragitto, nel territorio del comune di Terracina, la speronava più volte, fino a provocare la fuoriuscita dell’autovettura da lei condotta dalla sede stradale, facendola impattare contro un albero posto a margine della carreggiata”.
L’inseguimento da Fondi verso il vicino comune di Terracina, si è quindi concluso quando l’auto della malcapitata è finita contro un albero. Ma l’azione dell’operaio trapanese sarebbe proseguita.
“Successivamente, l’uomo ha anche tentato di aprire il veicolo per raggiungere la donna, non riuscendovi grazie all’intervento di alcuni passanti che hanno assistito all’accaduto, richiedendo l’intervento dei Carabinieri attraverso l’utenza 112 NUE. I militari dell’Arma intervenuti sul luogo dell’incidente, non avendo rilevato la presenza dell’uomo, hanno provveduto a diramare le ricerche”; “poco dopo, una pattuglia intervenuta – continuano i carabinieri – ha rintracciato l’uomo per le strade cittadine, a breve distanza dal luogo dell’evento.
È stato altresì accertato che, nel pomeriggio precedente, l’uomo aveva contattato telefonicamente la donna, minacciandola e riferendole che l’avrebbe raggiunta per ucciderla. Nel corso delle conseguenti verifiche è emerso che l’indagato aveva preventivamente apposto sul veicolo della parte offesa un dispositivo GPS che, evidentemente, gli aveva permesso di monitorarne gli spostamenti. Il predetto apparecchio, unitamente al telefono cellulare dell’uomo, è stato sottoposto a sequestro”.
“La donna, a seguito dell’accaduto, è stata soccorsa e trasportata a mezzo ambulanza presso l’ospedale di Terracina, per gli accertamenti e le cure del caso, per le lesioni riportate”, mentre il trapanese, espletate le formalità dell’arresto, è stato condotto nella Casa Circondariale di Latina, a disposizione dell’autorità giudiziaria.