Trapani, lo “zitaggio politico” D’Alì-Oddo in nome dell’amore per la “Grande Città”. Il Psi di Oddo sempre più verso la destra.

Redazione Prima Pagina Marsala

Se ne parlava ed alla fine è successo. E’ scattato il fidanzamento politico fra Tonino D’Alì e Nino Oddo in vista delle Amministrative di maggio a Trapani e provincia. L’occasione è stata fornita qualche giorno fa in un hotel di Trapani con la presentazione della candidatura di D’Alì a sindaco di Trapani.

Ovviamente fa scalpore l’alleanza fra un senatore della Repubblica militante fra le fila di Forza Italia e all’opposizione quindi dell’attuale Governo nazionale con un parlamentare regionale segretario del Psi provinciale e che sostiene (forse sarebbe meglio utilizzare il verbo al passato) il Governo regionale guidato da Rosario Crocetta. ( in foto copertina da sx D'Alì e Oddo)

Un’alleanza fra un esponente del centro destra insieme ad un altro del centro sinistra? Forse c’è ancora chi si scandalizza dopo che in questi anni centro destra e centro sinistra hanno “flirtato” insieme in nome di interessi comuni sia a livello nazionale che regionale? E chi se ne frega se la base elettorale ha votato un partito o un esponente per le sue idee in linea con i principi ispiratori dei partiti. A quanto pare tutto ciò non conta più, e non certo da oggi.

Il trasformismo si è insinuato per bene anche nel linguaggio politico. Perché così si spiegano le dichiarazioni congiunte, e non, che esponenti politici, vedi anche per le Ammnistrative a Palermo, per giustificare l’adesione ad un “progetto comune” per il bene del territorio e dei cittadini. Quando in politica saltano schemi e marcature si aprono, si sa, praterie di voti.

Così è avvenuto che la componente provinciale del Psi guidata da Oddo si è trovata spesso in qualche Comune a votare il sostegno da un’Amministrazione non certo di sinistra. Chissà forse risulta vetusto ancora oggi parlare di principi ispiratori e di tradizione nella politica di italiana di ogni livello? O forse la distinzione netta fra destra e sinistra è stata abiurata dalla stessa politica per potere legittimare alcune scelte ed alleanze un tempo ritenute impossibili.

Così si spiega allora il perché alcuni esponenti locali del Psi di Oddo possano tranquillamente appoggiare un’Amministrazione comunale targata “Fratelli D’Italia”, è quello che succede a Mazara del Vallo con il consigliere del Psi, Francesco Foggia, neopresidente del Consiglio comunale, che spesso vota gli atti presentati dalla Giunta guidata da Nicola Cristaldi (che non è proprio amico di Tonino D'Alì). Qualcuno potrebbe dire che le scelte di Foggia siano di tipo personale, e allora perché la segreteria cittadina e provinciale non ne prende ufficialmente le distanze anziché tenersi in silenzio?

C’è però pure chi prende le distanze da queste nuove alleanze elettorali (nella nuova alleanza vi sono anche il movimento “Noi per Trapani” di Livio Marrocco e “Noi con Salvini”) in nome e in difesa di una propria storia politica, certamente distante dal nuovo alleato. E’ il caso della mazarese Anna Certa (figlia del noto intellettuale Rolando Certa che non era certamente destra) che, a seguito dell’ufficializzazione dell’alleanza D’Alì- Oddo, ha rassegnato le proprie dimissioni da coordinatrice provinciale del Psi. (in foto collage n.2 da sx Francesco Foggia ed Anna Certa).  

Ci chiediamo, da tempo, ma quali siano i principi ispiratori della formazione provinciale messa su qualche anno fa da Nino Oddo. Lo stesso discorso vale ovviamente per quella sostenuta da Tonino D’Alì adesso alleata con una forza di sinistra e non solo a Trapani, vedi ad esempio la candidatura del socialista Luigi Nacci a sindaco di Erice sostenuto dall'asse D'Alì-Oddo.

Non vogliamo certamente sindacare sui progetti che il nuovo asse politico D’Alì-Oddo hanno in mente per la Grande Città metropolitana trapanese ma ovviamente chi scrive non può esimersi dal dover porre interrogativi su alcuni passaggi politici incomprensibili ai lettori e non certamente però ai 500 simpatizzanti accorsi per osannare la discesa in campo diretta del Senatore sulla scena politica di Trapani e ancor più contro “l'amico perduto”, l’avv. Mimmo Fazio, anch’egli candidato a sindaco e già due volte alla guida della Città prima di divenire deputato regionale.

Altri avversari di Tonino D’Alì: il candidato del Pd Pietro Savona (chissà che il Pd non decida di tenere un profilo basso su questa candidatura per non incorrere in una dura sconfitta), l'outsider Giuseppe Marascia. Un altro concorrente sarà il candidato che scenderà in campo per Movimento 5 Stelle e che forse, in questo scenario potrebbe contendere seriamente a D’Alì la scalata verso la poltrona della “sua” Città.

Francesco Mezzapelle

04-04-2017 14,00

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