Trapani, nuovo appuntamento per “Storia vera di un amore inventato” di Katia Regina

Redazione Prima Pagina Marsala

Nuovo appuntamento per Storia vera di un amore inventato ed. Libridine di Katia Regina per Venerdì 7 novembre p.v. ore 18.00 alla Libreria del Corso a Trapani.A coordinare la conversazione con l'autrice i giornalisti Jana Cardinale e Giacomo Pilati; a Barbara Lottero la cura di alcune letture tratte dal testo.

Storia vera di un amore inventato, libro di esordio alla scrittura di Katia Regina, è un epistolario d'amore nell'epoca di internet che racconta di una storia clandestina tra Cecilia e Hubert i due personaggi del libro. Dal loro epistolario fatto di mail i due amanti si scambiano il loro sentire, si intrattengono sui loro stati d'animo, ma anche colgono l'occasione per intessere lunghe e varie conversazioni che attraversano testi letterari e vissuti quotidiani.

#Katia Regina - Marsala - (1964)Siciliana. Madre di tre figli. Speaker radiofonica. È libraia. Si prende cura di due gatti, un cane e diverse piante. Ma la sua vera patria sono stati i libri.

#SinossiCecilia, una donna con mille interessi e Hubert, un maturo intellettuale, professore di nautica, iniziano e portano avanti un carteggio amoroso a coronamento della loro passionale relazione clandestina. Hubert infatti ha una compagna nella città dove vive che non intende abbandonare mentre Cecilia vive in Sicilia, con i suoi tre figli e i suoi gatti. Lo scambio epistolare attraverso il computer si snoda con frenesia fra metafore filosofiche come la perfetta monade platonica chiusa in se stessa e spazio ideale esclusivo dei due amanti e le poesie immortali e sublimi di Montale passando per la musica classica struggente di Mahler e quella leggera, colta ed elegante di Roberto Vecchioni.

Ma Lord Hubert è anche un personaggio di fantasia, un capitano di un vascello inglese che farà innamorare la regina Cecilia, altro alter-ego funzionale. Lui le scrive lettere tenere e trepidanti ma anche audaci e spudorate (tanto più nella finzione che li vede proiettati indietro nel tempo di secoli), e naturalmente è ricambiato dalla figura funzionale femminile. Nel testo ricorrono affermazioni di Cecilia in carne e ossa di voler essere una sorta di geisha, di donna schiava per amore, del suo uomo, idealizzato e idolatrato come un campione di virtù e di arti amatorie.

Le lettere sono a un tempo elegiache e carnali, romantiche e sensuali, sofisticate e dirette. Non pochi sono i riferimenti all'erotismo, spesso anche con crudezza e concretezza, ma sempre filtrato attraverso la lente letteraria insieme aulica e diretta di un epistolario ispirato e capace in vari momenti di rasentare l'assoluto.

(Comunicato)

05/11/14  10,30

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