Daniele Nuccio (Cambiamo Marsala): “Anche lo Stagnone tra i beni tutelati dall’Unesco”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
24 Novembre 2015 07:54
Daniele Nuccio (Cambiamo Marsala): “Anche lo Stagnone tra i beni tutelati dall’Unesco”

Con un atto d’indirizzo, il capogruppo di “Cambiamo Marsala”, Daniele Nuccio, chiede all’amministrazione del sindaco Di Girolamo di “farsi portavoce nelle sedi di competenza della necessità di inserire la Laguna dello Stagnone in aggiunta all'area vasta delle saline di Trapani, Paceco e Marsala, per la candidatura UNESCO”.

Nuccio sottolinea che l’iniziativa “va nella direzione del superamento di qualunque campanilismo a vantaggio della collaborazione fra Comuni”.

Per il giovane consigliere questa è “la retta via per raggiungere un consapevole sviluppo turistico all'insegna della valorizzazione dello sterminato patrimonio storico-naturalistico a nostra disposizione”.

“La Laguna dello Stagnone – continua Nuccio - con la sua storia e le riconosciute bellezze che la caratterizzano non può restare fuori da questo progetto. Per la sua tutela e salvaguardia forse ancora poco si fa.

Per invertire questa tendenza e valorizzarla per come si dovrebbe riteniamo opportuno concorrere alla candidatura a Patrimonio dell'Umanità".L’ultimo tentativo per ottenere l’inserimento di Mothia e Lilybeo nella lista del patrimonio mondiale dei beni culturali tutelati dall’Unesco era stato fatto dal Comune nel luglio 2013.

Allora, il sindaco Giulia Adamo invitò la locale sezione Unesco a preparare le carte per l’avvio del relativo iter. “Mozia e Lilybeo – dichiarò l’allora il primo cittadino - sono le realtà culturali e archeologiche per eccellenza del nostro territorio.

Due beni di inestimabile valore che occorre salvaguardare e valorizzare ulteriormente. Per questo ho chiesto ufficialmente di istruire e predisporre gli atti necessari a poter presentare la candidatura.

Da parte mia, anche al fine di agevolare l’iter, ho sollecitato l’assessore regionale agli Enti Locali, Patrizia Valenti, ad emettere il decreto di passaggio delle competenze sulla Riserva dello Stagnone dalla Provincia di Trapani al nostro Comune". Presente all’incontro svoltosi in Municipio anche il presidente della Pro Loco Bice Marino.

La locale sezione Unesco dovrà, in particolare, redigere uno studio che "evidenzi le caratteristiche che rendono il bene unico o di eccezionale valore universale, in relazione ai criteri definiti nelle Linee Guida ovvero all’analisi comparativa, ai requisiti d’integrità, autenticità e conservazione e agli strumenti di tutela”.

Più volte, in passato, da Capo Boeo è stata avanzata la candidatura (prima solo per Mothia, poi anche per l’ex colonia fenicia accoppiata a Lilybeo), ma le speranze sono andate sempre deluse. Nell’agosto 2005, fu l’ambasciatore italiano presso l’Unesco Francesco Caruso ad affermare che nel gennaio successivo Mothia sarebbe stata ufficialmente candidata per l’inserimento nel “patrimonio universale dell’Umanità”. Allora, l’ambasciatore Caruso indicò l’isola di Mothia come una delle “candidate più accreditate”.

E ciò in base alla sua storia, alle testimonianze archeologiche (in parte ancora sottoterra) e all’importanza del museo Whitaker, il cui pezzo pregiato, la statua in marmo di fattura greca “Giovinetto in tunica”, dopo una lunga trasferta (Londra e Paul Getty Museum di Malibù), tornò a casa nell’agosto 2013.

Un primo tentativo di imprimere un’accelerazione all’iter per l’accesso nella lista dei beni tutelati come “patrimonio mondiale” fu effettuato nel novembre del 2004, quando in Municipio, si riunirono i componenti di una commissione di cui facevano parte anche l'archeologa Maria Luisa Famà, l'agronoma Antonella Ingianni e il biologo Massimiliano Giacalone.

Il vertice fu allora convocato dal sindaco Eugenio Galfano. Ma tutti i tentativi, finora, si sono rivelati un flop.

A.P.

24/11/2015

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