L’avviso conclusione indagini preliminari (anticamera di una possibile richiesta di rinvio a giudizio) è stato notificato dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura a Ignazio Adamo, 61 anni, marsalese, presidente del consiglio d’amministrazione della “Adamo idrocarburi srl”.
I reati ipotizzati sono falso in scrittura privata e tentata violenza privata. Secondo l’accusa, l’imprenditore (fratello dell’ex sindaco di Marsala ed ex deputato regionale Giulia Adamo) avrebbe redatto una “falsa scrittura privata” per danneggiare Marco Cammareri, il benzinaio a cui aveva precedentemente ceduto gratuitamente la gestione dell’impianto Q8 di corso Gramsci, a Marsala, da qualche mese chiuso per lavori di ristrutturazione e manutenzione.
Con il “falso” documento, in calce al quale l’Adamo avrebbe apposto una “falsa sigla” del Cammareri, il benzinaio dichiarava che intendeva lasciare la gestione dell’impianto. Il fatto risale allo scorso 8 aprile. Ventiquatt’ore dopo, il contestato tentativo di violenza privata. Ovvero, la “minaccia” di togliere a Marco Cammareri la gestione del distributore di corso Gramsci.
Cercando di costringere, inoltre, sempre secondo l’ipotesi d’accusa, il benzinaio a siglare un contratto “capestro” con il quale si stabiliva a favore del benzinaio uno stipendio mensile di appena 700 euro. Il Cammareri, però, non intendendo subire, si è rivolto a un avvocato (Nicola Sammaritano). E’ così scattata l’inchiesta delle Fiamme Gialle della Procura che ha messo nei guai il noto e potente petroliere marsalese.
Francesco Mezzapelle
07/08/2015
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