Fermo aliscafi Ustica Lines. Operatori sanitari in difficoltà per raggiungere le isole scrivono al Prefetto

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
09 Maggio 2015 09:43
Fermo aliscafi Ustica Lines. Operatori sanitari in difficoltà per raggiungere le isole scrivono al Prefetto

Il fermo degli aliscafi della compagnia USTICA Lines, che assicurava fino a pochi giorni fa, con diverse corse, i collegamenti da e per Favignana dai porti di Marsala e di Trapani, sta producendo negative conseguenze su un versante di primaria importanza, ossia quello sanitario.

A tal riguardo il presidente provinciale dello Snami, il sindacato autonomo dei medici italiani, dottor Vito D’Angelo, ha scritto una nota al Prefetto di Trapani, ai Direttori Generale e Sanitario dell’ASP 9 Trapani, nonché all’Assessore alla Salute, Lucia Borsellino, per rappresentare il disagio collettivo della categoria degli addetti ai lavori a raggiungere e lasciare l’isola di Favignana e ad assicurare una corretta turnazione del personale impegnato nel servizio di emergenza territoriale.

“Al momento il personale di emergenza costituito da medici, infermieri e autisti – dice D’Angelo - trova enormi difficoltà a raggiungere il Presidio Territoriale di Favignana, per le poche corse assicurate dalla compagnia Siremar, per le difficoltà a fare biglietti in tempo veloce per le lunghe file di attesa, e per il fatto che operatori provenienti dalla periferia della provincia (Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo) hanno difficoltà a trovare un parcheggio nelle vicinanze del porto vista la concentrazione di tutti i passeggeri verso Trapani e in una sola biglietteria.

A causa della sospensione dei collegamenti di Ustica Lines e della mancata attivazione dell’idroambulanza Santa Lucia – aggiunge - siamo letteralmente ed effettivamente isolati, e questo disagio potrebbe costringerci all’interruzione di pubblico servizio non dipendente dalla nostra volontà”. Secondo D’Angelo solo l’elisoccorso può essere d’aiuto, ma con una spesa non indifferente per le casse pubbliche e comportando comunque la sottrazione di un mezzo indispensabile per i codici specifici e di alta gravità.

I medici, dunque, declinano ogni responsabilità per quanto potrà verificarsi per cause di forza maggiore e al tempo stesso chiedono adeguato sostegno e tutele idonee allo svolgimento di un ruolo tanto importante quanto critico, in momenti come quello attuale.

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