La Sicilia continua a bruciare. Assessore Cracolici: “ingiusto accusare i forestali le cui competenze sono invece da accorpare all’antincendio”.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
18 Giugno 2016 12:43
La Sicilia continua a bruciare. Assessore Cracolici: “ingiusto accusare i forestali le cui competenze sono invece da accorpare all’antincendio”.

Mentre ancora molte zone boschive, e non, dell'Isola sono sotto l'assedio delle fiamme, interviene l'assessore regionale all'Agricoltura e Foreste, Antonello Cracolici il quale annuncia tolleranza zero verso chi incendia la Sicilia: "ma guai -avverte- ad additare colpevoli senza prima averli individuati. Bisogna unificare le competenze di tutti i forestali, compresi gli addetti all'antincendio, con un’unica regia. Additare i responsabili tra i forestali, o in qualcuno di essi -aggiunge Cracolici- puo' essere utile per gettare in pasto un colpevole ad una opinione pubblica scossa per quello che è avvenuto ma non è un buon servizio alla verità: bisogna innanzitutto capire chi è perché ha voluto trasformare mezza Sicilia in un inferno”.Così Cracolici spiega: “nessun processo sommario può essere accettabile.

Ci sono migliaia di persone che con passione fanno un lavoro utile alla collettività in territori straordinari, che tutelano e arricchiscono il nostro patrimonio boschivo e la ricchezza della biodiversità arborea siciliana, oltre che sviluppare la rete sentieristica e naturalistica. Affermare che il fuoco viene dato per creare nuove giornate di lavoro è un'assoluta corbelleria: infatti la legge vieta, nelle arie di demanio pubblico e privato investite dal fuoco, la possibilità di riforestare per un periodo di 10 anni, oltre a vietare qualunque variante urbanistica.

Quindi, il fuoco non può avere come obiettivo quello di creare nuovo lavoro”.

L'Assessore regionale sottolinea: “gli incendi provocano dissesto idrogeologico oltre che danni ambientali. Per amore della verità e per evitare scorciatoie semplicistiche, va ricordato che i forestali che operano nel Dipartimento sviluppo rurale e agiscono per le attività di prevenzione e di forestazione, nonché per i lavori di manutenzione solo nelle aree di demanio forestale, che sono circa 200.000 ettari, e nelle 32 riserve gestite. Mentre il servizio antincendio, a supporto del Corpo Forestale della Regione, viene garantito attraverso squadre di lavoratori stagionali che iniziano il 15 giugno e finiscono il 15 ottobre e che operano su tutte le aree boschive e collinari della Sicilia”.“La vera lezione di questi giorni infernali per la Sicilia - conclude Cracolici - è una: occorre unificare le competenze del lavoro forestale con quello del Corpo forestale.

Anche per organizzare al meglio il lavoro e rendere chiari i diversi compiti, cosa che a volte risulta difficile persino agli stessi addetti ai lavori”.

Comunicato stampa

18/06/2016

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