Marsala, l’antica Lilibeo, è senz’altro il luogo privilegiato per promuovere la cultura del vino. La produzione e il commercio di questa speciale bevanda, documentati già dai tanti ritrovamenti archeologici nella fenicia Mozia e nella città punico romana di Lilibeo, ha la sua apoteosi nella Marsala ottocentesca, resa famosa dai vitigni che da qui prendono il nome o l’origine. E’ confermato dalle ricerche archeologiche quanto il commercio del vino abbia favorito la relazione tra i popoli e le civiltà presenti sulle sponde del Mediterraneo, a partire dalla Sicilia. Fenici, Etruschi, Greci e Cartaginesi, e poi ancora Bizantini, Arabi e Normanni, fino ai mercanti delle città marinare e ai bastimenti mercantili britannici, hanno solcato il Mare nostrum con carichi di anfore vinarie, di botti e barrique.
Insieme al vino hanno viaggiato civiltà, tradizioni, lingue e cultura artistica, e la Sicilia, al centro di questo grande “continente liquido” che è il Mediterraneo, è stata permeata profondamente da tali connessioni. Il binomio “vino & archeologia”, inscritto nel DNA di questo territorio, si può rivivere mirabilmente visitando gli allestimenti del Museo Archeologico Regionale Lilibeo-Marsala, nel prestigioso stabilimento vinicolo Baglio Anselmi, ma anche esplorando il museo a cielo aperto rappresentato dall’intero territorio, lambito dal mare ‘africano’ e dalla splendida laguna dello Stagnone, che an-cora custodiscono patrimoni sommersi di anfore vinarie e relitti. E’ per raccontare questa storia e per collegarla all’attualità, che il Giornale “La Sicilia” e il PALM (Parco archeologico di Lilibeo-Marsala), in stretta collaborazione, hanno deciso di promuovere questo evento sul tema. Le cantine attive lungo la costa che si dipana da Trapani fino a Menfi e Sciacca, passando per Marsala, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Selinunte, che tramandano l’antichissima tra-dizione enologica di questi territori, hanno investito in innovazione, hanno aperto le porte all’ospitalità turistica, hanno ampliato i loro mercati esportando sempre di più, e l’evoluzione geopolitica di questi ultimi tempi assegna loro la responsabilità di farsi coprotagoniste del cambiamento per guidare la transizione di questi territori verso la sostenibilità.
Una sfida che le cantine costiere, assieme agli agriturismi, alle strutture ricettive in genere, alle associazioni di categoria, alle marinerie chiamate ad una rivoluzione tecnologica e culturale, agli chef e ai ristoranti stellati e alle istituzioni, possono vincere, se si avrà la capacità di creare un forte legame tra le testimonianze storiche e archeologiche del territorio, adeguatamente valorizzate, attrezzate e organizzate in sistema. Per rispondere alle aspettative dei tempi, i visitatori andranno orientati e accompagnati in percorsi esperienziali, appositamente creati per far vivere vacanze alternative, ricche di indimenticabili emozioni, tra cultura, natura, cibo, vino e produzioni locali.
Le aziende e gli operatori del territorio, insieme al Parco, in un sodalizio virtuoso, potranno beneficiare delle reciproche potenzialità e i manufatti preziosi che Marsala custodisce diventare i testimonial di quella tradizione e di quella cultura che la rende grande, insieme al suo vino. Adottando uno dei reperti esposti al Museo o uno dei monumenti del PALM, le aziende diventeranno protagoniste della conservazione del patrimonio, grazie a donazioni liberali con Art Bonus, che prevede consistenti sgravi fiscali; il proprio brand potrà così, con l’utilizzo dell’immagine del bene scelto, cui dedicare attenzioni e cure, essere arricchito e connotato di un valore aggiunto. Il 10 Luglio, nel “Giardino storico” del Museo Lilibeo, il Parco archeologico di Lilibeo-Marsala (PALM) e la testata de La Sicilia di Catania hanno quindi il piacere di incontrare, unitamente alle istituzioni locali e regionali, tutti i soggetti interessati alla promozione della propria azienda e del territorio, per progettare insieme nuovi modelli di sviluppo culturale ed economico che leghino indissolubilmente vino e archeologia.
L’iniziativa, di grande visibilità sulla testata giornalistica, in versione cartacea e on line, dedicherà pagine speciali nei giorni che precedono l’evento e in quelli successivi, con un piano di comunicazione efficace per esaltare l’incontro tra il passato ed il futuro, tra il pubblico e il privato.