Marsala, l'ass. "Amici del Parco Archeologico" dice no all'attraversamento libero e chiedono collaborazione

L'ass. sollecita la collaborazione pubblico-privato per la gestione e manutenzione del sito archeologico

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
02 Maggio 2025 11:08
Marsala, l'ass.

L'Associazione Amici del Parco Archeologico di Marsala, presieduta dalla professoressa Violetta Isaia (costituita da oltre 100 soci) sente il dovere di intervenire nel dibattito riguardante l’attraversamento libero del Parco, lungo il percorso contiguo alla Plateia Aelia, per raggiungere più velocemente il lungomare Boeo, come in passato si faceva quando esisteva Viale Vittorio Veneto e il Parco non era stato ancora stato istituito. "Piace sottolineare che la Plateia Aelia, rinvenuta al di sotto del Viale, non è certamente quella strada asfaltata che si poteva attraversare di notte e di giorno, ma con grandi sforzi della amministrazione regionale e comunale è diventata, dopo gli scavi, il cuore pulsante del parco, un bene che a tutti appartiene.

Oggi, per tanto il nostro dovere è quello di tutelarla, valorizzarla e tramandarne la memoria, unitamente a tutto il complesso sistema dei beni archeologici della antica Lilibeo che il Parco contiene. L'idea di restituirla, come se fosse stata tolta, è fuorviante e favorisce un approccio non corretto alla questione. La questione vera, a nostro parere, come giustamente evidenziato dalla direttrice Occhipinti, è la gestione dell’intero Parco, un impegno notevole, che dovrebbe vedere pubblico e privato collaborare per superare criticità burocratiche che rallentano gli interventi utili alla manutenzione della vasta area archeologica.

Il PALM appartiene a tutti e proprio per questo è piacere di tutti, cittadini marsalesi, turisti, studiosi, esperti, visitarlo e attraversarlo per goderne la bellezza, con tutti gli accorgimenti opportuni per preservarne l'integrità e la fruibilità in sicurezza, ed è dovere di tutti sostenerlo anche economicamente, se pur con il modesto contributo del ticket d’ingresso. Cerchiamo di remare nella stessa direzione, quindi, cogliendo le opportunità che la legge offre per una collaborazione pubblico-privato, che veda amministrazione locale, assessorato regionale, parco e associazionismo culturale impegnati nella tutela di un sito che custodisce le nostre radici, la nostra storia, la nostra identità".

Comunicato stampa 

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