Marsala, piscina comunale senza sollevatore e spogliatoi per disabili. Scatta la protesta in Consiglio contro l’Amministrazione.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
23 Marzo 2017 16:22
Marsala, piscina comunale senza sollevatore e spogliatoi per disabili. Scatta la protesta in Consiglio contro l’Amministrazione.

“Come è possibile che la piscina comunale alla sua riapertura non è stata dotata di un sollevatore e di bagni ad hoc per disabili?”. Questi sono gli interrogativi sollevati da Giusi Piccione, consigliere comunale di ProgettiAmo Marsala, nel corso della recente seduta consiliare. La nostra Redazione aveva evidenziato il problema lo scorso 22 febbraio a seguito della segnalazione di un cittadino disabile in carrozzella che si era recato presso la piscina comunale di via Alighieri che dopo un anno e mezzo è stata riaperta a seguito lavori di ristrutturazione.

Così ci aveva raccontato Alfio Sapia: “ieri intorno alle ore 13, con mia moglie, avevamo deciso di andare in piscina, a Marsala, in quanto a Mazara del Vallo non esiste una piscina comunale. Già in passato avevo frequentato la piscina marsalese così dopo la sua riapertura avevo voglia di ritornarvi. Alla reception –racconta Sapia- una ragazza mi informa dei prezzi così opto per l’ingresso giornaliero per poi decidere di fare l’abbonamento.

Ho detto che so nuotare da solo ma che avevo bisogno del sollevatore meccanico per disabili, uno strumento che permette l’entrata ed uscita dall’acqua per chi ha problemi di deambulazione.Purtroppo, chiedendo al signor Marco Pontani uno degli addetti alla struttura, sono venuto a sapere che il sollevatore non era a disposizione in quanto non funzionante. Mi ha detto che non lo era mai stato fin dalla sua riapertura e che la gestione ha più volte sollecitato la sua riattivazione al Comune di Marsala senza però in questi mesi registrare un intervento.

Così lo stesso mi ha detto: si rivolga al Sindaco”.Così concludeva: “ho fatto circa 30 chilometri per raggiungere la piscina di Marsala. Ho visto che vi sono bagni attrezzati per disabili e pure posteggi e poi manca il sollevatore per l’ingresso in acqua, ciò è discriminante per quanti come sono disabili. Ovviamente all’invito di potere essere messo in acqua dagli assistenti della piscina ho rifiutato: voglio essere messo in condizione, ne ho il diritto, di essere indipendente nei movimenti.

Mi chiedo: perché non via sia questa doverosa attenzione nei confronti di noi disabili, ciò avviene in molte strutture pubbliche, vedi anche in alcuni cinema, teatri, uffici pubblici”.

Nello stesso pomeriggio ci eravamo recati nella piscina comunale di Marsala (vedi foto) ed abbiamo verificato quanto affermato da Sapia. Abbiamo chiesto di parlare con il direttore della struttura, Riccardo Pontani, affidata per 5 anni dall'Ati composta da Blu Water (capofila), Aquasport e Italica, con sede a Roma, che aveva offerto un rialzo del 28,50 % sul previsto canone annuo di 6 mila euro. (La stessa ATI, oltre a stipulare convenzioni con Enti, Università e Scuole, agevola l'uso delle piscina a determinate categorie sociali, (anziani, disabili, ecc.), riservando loro una riduzione del 32% sulle tariffe praticate).

Visto che Riccardo Pontani era impegnato, eravamo riusciti a parlare con il fratello, Marco, che ci ha illustrato la situazione confermando che il sollevatore era stata fornito già non funzionante al momento della riapertura dell’impianto e di aver inoltre sollecitato più volte l’Amministrazione marsalese.

La piscina comunale –come predetto- era stata riaperta a fine settembre dello scorso anno rinnovata nel look e, soprattutto, nel rispetto delle leggi sulla sicurezza. Si è trattato di lavori ordinari e straordinari, con il fondamentale ripristino della piena efficienza della vasca per ridarle quell'attributo di “olimpionica” che aveva perduto a causa di un'errata manutenzione. Così si era sostituito l'impianto antincendio, quello del riciclo dell'acqua e collocato il nuovo telo del fondo-vasca. L’intervento aveva visto anche il rifacimento di bagni e spogliatoi ma non è stato previsto uno spogliatoio ad hoc per i disabili.

Già il mese scorso, informato della questione, il Sindaco Alberto Di Girolamo, nel rispondere ad un intervento in Consiglio comunale sulla questione, aveva assicurato il suo interessamento per la rapida risoluzione della problematica. Purtroppo questo non era avvenuto.

“Vergognoso –ha sottolineato Giusi Piccione- che alla riapertura della piscina non si sia provveduto alla dotazione di uno spogliatoio e del sollevatore per disabili, creando di fatto una discriminazione nella fruizione dell’impianto”. Piccione ha lanciato un invito agli altri consiglieri comunali: “diamo uno schiaffo morale all’Amministrazione comunale e raccogliamo noi consiglieri la cifra per dotare la palestra di un nuovo sollevatore”. L’invito è stato raccolto da molti consiglieri.

Infatti ad oggi converrebbe acquistare un sollevatore ex novo, la cifra sarebbe compresa fra i 4.000 e 6.000 euro. Una cifra apparentemente irrisoria per il Comune di Marsala. Però al momento, senza Bilancio 2017 approvato, risulterebbe impossibile l’acquisto del sollevatore. Così il dirigente comunale, avv. Giuseppe Fazio sta verificando la possibilità di ricorrere all’acquisto dell’attrezzo attraverso un fondo straordinario del Comune oppure avanzando la richiesta ai gestori dell’impianto ai quali dopo verrebbe stornata la cifra dalle spese pagate periodicamente al Comune.

Ad ogni modo rimarrebbe l’interrogativo sul perché chi ha progettato i lavori non abbia previsto uno spogliatoio ad hoc per i disabili, eppure alla riapertura della piscina l’assessore Salvatore Accardi aveva sottolineato, attraverso una nota, anche la “notevole valenza sociale” dell’impianto grazie all’attività motoria riabilitativa.

Francesco Mezzapelle

23-03-2017 17,00

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