Mancano 25 giorni all'otto febbraio, la data prescelta, lunedì notte, dal PD, che ha deciso: le primarie per la scelta del candidato sindaco a Marsala si terranno quella domenica. La riunione è stata lunga, fino a protrarsi alle due di notte, alla presenza del segretario regionale del partito, Fausto Raciti, di quello provinciale, Marco Campagna e dell'Onorevole Antonella Milazzo. Il verdetto si attesta sui due nomi
già ampiamente ventilati nei giorni scorsi: il segretario cittadino Alberto Di Girolamo e il dirigente scolastico e componente dell'Assemblea Nazionale del PD, Annamaria Angileri. E' stata accantonata, almeno per il momento, l'ipotesi della candidatura del segretario provinciale della CNA e vice presidente della Camera di Commercio, Luigi Giacalone, che godrebbe del sostegno dell'ex vice sindaco Antonio Vinci.
Intanto proprio lunedì sera, nel corso della riunione, vivace è stato il battibecco fra Antonio Parrinello e Alberto Di Girolamo; quest'ultimo ha avuto parole dure nei confronti del Governatore Rosario Crocetta, affermando che "per lui potrebbe dimettersi dalla guida della Regione anche domattina". Frase che ha portato ad una decisa reazione da parte di Parrinello, vicino al Presidente, capo Gabinetto all'Agricoltura e Commissario all'ex provincia di Gela.
La presentazione ufficiale dei candidati alle primarie del prossimo otto febbraio si terrà, intanto, domani alle 13, e ancora tutto si può verificare: basta, infatti, la richiesta presentata da otto componenti della direzione o del 3 per cento degli iscritti per proporre un ulteriore nominativo, anche non tesserato, da candidare a primo cittadino. Dopo la riunione di lunedì, intanto, si torna a parlare della posizione assunta da Articolo 4: il movimento che risponde sul territorio al deputato regionale Paolo Ruggirello, pronto a scendere in campo con il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano, ma disposto in queste ultime ore, sembra, a un passo indietro soltanto alla luce di un nome forte ed autorevole all'interno del centro sinistra.
Dall'altro fronte, ossia dal centro destra, proseguono gli incontri e Forza Italia, in particolare, è al lavoro in vista della riunione che si terrà il 25 gennaio a Villa Favorita, quando, alla presenza del Senatore Antonio D'Alì, dovranno riunirsi gli iscritti per cercare di fare quadrato attorno a un nome su cui puntare per raccogliere i consensi generali. Oltre alla già nota candidatura di Enzo Domingo, un'ipotesi che si va sempre più accreditando sarebbe quella dell'avvocato Stefano Pellegrino (in foto) , finora dichiaratosi disinteressato a scendere in campo, ma sempre più spesso nominato in tal senso.
Intanto a Marsala domenica Pino Ferrantelli è stato eletto segretario provinciale della Democrazia Cristiana. Un esito che non era in discussione come piuttosto, lo era la decisione sull'indirizzo politico da darsi per la prossima competizione elettorale alle amministrative di maggio. Soprattutto dopo le critiche ricevute nei giorni scorsi da Ferrantelli che in un'intervista aveva dichiarato un'alleanza, già nei fatti, con il Partito Democratico e qualsivoglia candidato sindaco dei DEM. Subito l'intera filiera democratica ha rimandato al mittente le avances politiche, negando che vi fosse già un accordo con l'onorevole Lo Sciuto che, in quota Nuovo Centro Destra, sarà della partita alla prossima competizione elettorale. Conseguente, quindi, un sostanziale passo indietro della Democrazia Cristina e del NCD per un apparentamento con il centrosinistra a maggio: troppi i veti da superare.
Spazzata via ogni indiscrezione su possibili, e da molte parti augurate, ricandidature cittadine sia sul fronte del centro destra che nel centro sinistra: totalmente disinteressati, in prima persona, infatti, restano sia Salvatore Lombardo e Renzo Carini. Nessuno spiraglio per loro, convinti, evidentemente, che c'è un tempo per ogni cosa e che non ci sono uomini per tutte le stagioni.
Jana Cardinale
14-01-2015 13,28
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