Mazara, compostaggio, sciacallaggio politico e imprenditoria locale. Nota Associazione Pro Capo Feto

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
19 Giugno 2020 16:54
Mazara, compostaggio, sciacallaggio politico e imprenditoria locale. Nota Associazione Pro Capo Feto

Il progetto per l’impianto di compostaggio da realizzarsi in c/sa San Nicola di Mazara a limite di territorio classificato ZSC e ZPS, sottoposto a vincolo paesaggistico è una questione tecnica molto seria. l’Ass.ne “Po Capo Feto –Federazione Nazionale Pro Natura”, presieduta dalla sig.ra Anna Quinci, L’ Ass.ne “Torretta  Cambia Vento”, presieduta dall’avv. Giuseppe Scilabra, e il Centro Studi La Voce, presieduto da Girolamo Pipitone, dopo un sopralluogo, hanno depositato formale opposizione al progetto, adducendo le relative ragioni tecniche, con l’auspicio che l’ARTA voglia convocare un tavolo tecnico per discutere e far fronte a tutte le emergenze ambientali che incombono sul sito.

Non v’è dubbio, infatti, che l’attività di compostaggio che si vorrebbe avviare nei pressi della località turistico – residenziale di Torretta Granitola è  “insalubre” e l’impianto, contrariamente a quanto previsto dalla legge, verrebbe a trovarsi a molto meno di 5Km. di distanza dal perimetro urbano della nota frazione rivierasca campobellese. D’altro canto, però, le amministrazioni pubbliche locali hanno permesso che dell’ambiente e del paesaggio a “sciara” (creste di rocce del quaternario affioranti con gariga e arbusteti  termo-mediterranei) se ne facesse “carne di porco”.

La quasi totalità delle sciare costiere di Mazara, infatti, sono state sbancate, triturate, ridotte in polvere per far posto ad un mare di vigne che hanno spronato i restanti piccoli proprietari a bonificare e ad impiantare serre e quant’altro che richiedono continue concimazioni e continui trattamenti  di pesticidi che spesso ammorbano l’aria come, forse più del compostaggio. Le sciare della  località “Campana” di Campobello di Mazara sono state ridotte ad una sorta di immondezzaio e ad un deserto di cenere, dato che il comune competente non sembra avere mai istituito il  catasto delle aree boschive ed assimilate colpite dagli incendi.

Assistere alle recenti passerelle dei politicanti locali che si proclamano, dopo tutte le discariche consortili che hanno voluto, contrari all’impianto di compostaggio e assistere alle interviste di chi ha sbancato ettari ed ettari di sciara costiera fa rivoltare e la questione seria del compostaggio rischia di cadere nel ridicolo. Associazione Pro Capo Feto –Federazione Nazionale Pro Natura Aspetti di quello che fu il territorio a sciara della “Campana” di Campobello di Mazara: le lastre di amianto al posto delle creste di roccia affioranti oggetto di bonifica a differenza dell’amianto.

Zona umida venutasi a creare nell’area deturpata, lasciata agli eventi naturali, in cui si vorrebbe realizzare l’impianto di compostaggio. La natura lasciata fare il suo corso, prima o poi si riprende quello che le è stato tolto.

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