Parco Archeologico di Marsala: la direttrice risponde alla deputata regionale Ciminnisi

La direttrice spiega i lavori in corso e le difficoltà economiche,

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
02 Maggio 2025 09:44
Parco Archeologico di Marsala: la direttrice risponde alla deputata regionale Ciminnisi

A seguito di attacchi frequenti che la Direttrice del Parco Archeologico di Lilibeo sta ricevendo dopo essersi rifiutata di aprire gratuitamente il Parco per consentirne un irrituale attraversamento o per amene passeggiate, che indurrebbero anche altri fruitori ad accessi gratuiti - ("perché mai pagare se dicendo che devi attraversare ti puoi intrufolare senza alcun problema?") riducendo così le entrate che hanno bisogno invece di incrementi per la necessaria manutenzione, la stessa non ha potuto tacere di fronte all’attacco della deputata regionale del M5s Ciminnisi che - dice la direttrice - "nella sua qualità istituzionale, dovrebbe conoscere la complessità della macchina burocratica e comunque, dopo aver visitato il Parco, avrebbe fatto meglio a incontrarmi per comprendere lo stato dell’arte e magari insieme trovare strategie risolutive, invece di offrire il fianco a chi ha interessi economici per raggiungere più agevolmente i locali sul Lungomare Boeo e di affidare le proprie considerazioni sui social facendo proselitismo"; per questo, a questa provocazione, così, nel dettaglio, risponde:

“Ci si meraviglia che chi scrive, incitando alla gogna mediatica, non ha precisato che quanto fotografato all’interno del Parco Archeologico di Lilibeo, (si conviene, in evidente stato di degrado) risulti essere però oggetto di lavori in corso, che il Comune con proprio Rup sta portando avanti con qualche difficoltà e ritardo; lavori che, a Dio piacendo, saranno presto conclusi, utilizzando quel finanziamento concesso dalla Regione per l’illuminazione della menzionata Plateia Aelia, atteso che le sole risorse del Parco, ente autonomo dal punto di vista finanziario, che deve gestire le spese bilanciando le uscite con le entrate (che si adopera spasmodicamente di aumentare), senza specifici ulteriori contributi, è sicuramente in ambasce per far fronte alle molteplici evidenti esigenze di un’area molto estesa e complessa, come la stessa deputata regionale del Movimento 5 stelle evidenzia nella sua denuncia”.Per questo, infatti, aggiunge la direttrice del Parco, “da oltre un anno inseguo ostinatamente un finanziamento di oltre cinquecento mila euro, per mettere finalmente in ordine le tante criticità che affliggono l’area di Capo Boeo, dalla recinzione alle brutte e obsolete coperture dell’Insula I, che non pochi problemi creano ai sottostanti mosaici, obbligandoci a continui interventi per rimuovere i costanti crolli di calcinacci e vetri, ma anche per rivedere il sistema degli apparati didattici e gli arredi; risorse che permetteranno anche di mettere in sicurezza, con adeguate recinzioni, le tante aree già scavate, e che dalle assicurazioni ricevute dal Dipartimento (preso forse per stanchezza?) sembrerebbe che i lavori potranno essere appaltati molto presto”.La stessa Occhipinti continuando ha voluto precisare che “grazie alla collaborazione dell’ESA e del Dipartimento dello Sviluppo Rurale, che ricevono risorse dalla Regione proprio per sostenere gli interventi di pulizia dei parchi archeologici, sono iniziati (in ritardo sicuramente per i loro problemi logistici, ma anche a causa di condizioni metereologiche sfavorevoli) gli interventi con le grandi trince, per ripulire il Parco dalla vegetazione infestante.

Contemporaneamente partiranno interventi di contenimento della acacia orrida, grazie ad una commessa affidata dalla direzione del Parco, visto che il Comune, che pur possiede i mezzi adeguati, benché più volte sollecitato al riguardo, non ha risposto alle accorate richieste”.La direttrice tuttavia, nonostante il tono dell’articolo, ringrazia la deputata del Movimento cinque stelle, perché solo con una sensibilizzazione della classe politica si potrà sperare in quel sostegno economico che supporti le esili spalle dei piccoli Parchi, quale è quello Archeologico di Lilibeo Marsala, sostenendolo per il mantenimento dell’immenso patrimonio da tutelare.

Comunicato stampa

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