«Il divieto di transito e fermata dei pullman nella zona del porto disposto dal sindaco Damiano è intempestivo. Non si può mettere aziende di trasporto, addetti alle biglietterie, operatori turistici e gli stessi turisti davanti ad un intervento di tale impatto sulla mobilità a stagione avviata».
È il commento del capogruppo di Uniti per il Futuro, Girolamo Fazio, alla ordinanza (n 96 del 16 luglio 2016) firmata dal sindaco Vito Damiano che dispone la rimodulazione piano viario della zona portuale imponendo nelle vie Ammiraglio Staiti, Viale Regina Elena, piazza Garibaldi e Viale Duca d'Aosta, il divieto di circolazione, transito e sosta dei mezzi pesanti, con particolare riferimento ai pullman ed agli autobus di linea extraurbani che da oggi vengono dirottati a piazza Papa Giovanni Paolo II.
I consiglieri di Uniti per il Futuro, hanno chiesto la revoca dell'atto e contestualmente presentato una interrogazione nella quale pongono in rilievo come l'ordinanza, disposta anche norma del Codice della Strada (art. 6 comma 4 “l'ente proprietario della strada può con propria ordinanza… stabilire obblighi, divieti e limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di essa...”), intervenga su “vie che benché urbanisticamente parti integranti del tessuto viario cittadino ricadono però nel demanio regionale e quindi formalmente non di proprietà del Comune di Trapani”.
L'ordinanza, secondo gli interroganti, inciderà pesantemente poiché «la città è già meta di molti turisti e tale disposizione interviene nel pieno della stagione estiva quando già le informazioni di base sui trasporti urbani ed extraurbani sono note a tutti gli operatori turistici, albergatori, ristoratori, B&B». «Le società di trasporto e le ditte che gestiscono i pullman – pongono in rilievo i consiglieri che hanno sottoscritto l'interrogazione – sono state informate dei nuovi divieti con nota del 13 luglio scorso... , in pratica con poco più di 48 ore di preavviso;
Nell'interrogazione si chiede al sindaco Damiano se è stata verificata la proprietà delle strade indicate e e quindi la competenza ad intervenire con i disposti divieti; se un intervento di così grande impatto per la mobilità di turisti, villeggianti e cittadini trapanesi avrebbe dovuto essere programmato con largo anticipo sulla stagione estiva; se non sia esiguo il termine di preavviso di poco più di 48 ore dato alle società e compagnie di trasporto per riorganizzare i propri servizi presso la nuova fermata di piazza Giovanni Paolo II. Infine si chiede la revoca dell'ordinanza e, in caso contrario, si annuncia il ricorso contro di essa.
(Comunicato Stampa)
17/07/2015
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