La Sicilia valorizzerà e farà conoscere l'identità siciliana nelle scuole, di ogni ordine e grado, dell'Isola.
A dare attuazione alla legge regionale 9 del 2011, una legge di 10 anni fa ma mai applicata fino ad ora, è stato il governo regionale siciliano guidato da Nello Musumeci
Lo scopo è quello di promuovere la trasmissione dei saperi e valorizzare la storia e la cultura tradizionale della Sicilia, a partire dal suo patrimonio linguistico.
La Regione fa sapere che sono stati già formati 300 docenti e presentati circa 105 progetti, questi ultimi proposti dagli istituti scolastici e attualmente all'esame del tavolo tecnico.
«Un altro impegno di questo governo viene mantenuto – ha detto il Presidente della Regione Nello Musumeci – quello di promuovere la valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano, della storia, della letteratura, delle tradizioni popolari legate alla nostra Isola. Un dovere, una necessità».
«È essenziale - continua Musumeci - che i nostri ragazzi imparino la letteratura italiana, le lingue straniere, ma è altrettanto giusto e necessario conoscere la lingua siciliana. Nella sua storia e nella sua letteratura la Sicilia è diventata materia del processi didattici. Stiamo dando attuazione a una legge regionale già esistente da dieci anni e mai applicata. Un obiettivo che avevamo fissato all'inizio della legislatura».
«Circa duecento scuole sono già impegnate a rappresentare quella identità siciliana che a me piace chiamare l'universo pluriverso della nostra Sicilia - ha affermato l'Assessore regionale all'istruzione Roberto Lagalla – in un tempo in cui nella stampa anglosassone si parla di glocale, la dimensione internazionale che dobbiamo dare alla cultura e alla formazione dei nostri giovani».
«Con questa iniziativa - conclude l'Assessore - intendiamo valorizzare le radici della nostra Sicilia. Non è possibile conoscere la propria terra, la propria regione, se non si conoscono la storia e le radici, da queste possiamo costruire l'albero della comunità, della libertà, della civiltà».