In corso di svolgimento nell’affascinante location dell’Ex Stabilimento Florio di Favignana, il IV Seminario nazionale Gruppi di Azione Costiera italiani dal tema “Dal FEP al FEAMP: i FLAG nella nuova programmazione 2014-2020”.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Dipartimento Pesca della Regione Siciliana e dal Coordinamento dei GAC Siciliani con il supporto tecnico di UNIMAR - struttura già incaricata di supportare il Ministero delle Politiche Agricole nell'ambito del FEP 2007-2013, ha preso il via ieri e si concluderà nel pomeriggio di oggi. Nella prima parte del Seminario è stato affrontato lo “Stato di attuazione dell’Asse IV: monitoraggio sulle azioni realizzate e dati finanziari” e a seguire “Il superamento delle criticità emerse nel periodo di programmazione FEP - prospettive e soluzioni”.
Alla presenza di esperti e dirigenti della Regione Siciliana, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, di personale e rappresentanti di ben 21 Gruppi d'azione Costiera Italiani, di diverse regioni italiane, di FARNET (struttura di supporto tecnico alla Direzione Pesca dell'Unione Europea), una sessione dei lavori è stata dedicata all’ “Esperienza dei GAC in qualità di Organismi Intermedi” e poi all’interessante approfondimento “Dal FEP al FEAMP le due programmazioni a confronto: il nuovo accordo di partenariato e la definizione della strategia di sviluppo locale”.
Questa mattina si terrà la presentazione in sessione plenaria de "La metodologia del CLLD nell’affrontare diversi tipi di problemi a livello locale: le novità del CLLD: strategie ed obiettivi specifici e la necessità di una rete nazionale dei FLAG”.
A seguire si parlerà dei “Gruppi d’azione locale per lo sviluppo sostenibile: l’esperienza della Regione Siciliana” e, a cura del Direttore dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, Stefano Donati, delle “Aree Marine Protette e Pesca sostenibile”.
I Gac sono strutture che attuano progetti di sviluppo e gestione finanziamenti rivolti, prioritariamente, ai pescatori, cercando di rafforzare la competitività delle zone di pesca, ristrutturare e orientare le attività economiche, promuovendo pesca-turismo ed itti - turismo senza determinare un aumento dello sforzo di pesca.
(Comunicato Stampa)
08/05/2015
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