Gibellina si prepara al debutto come prima Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea

Redazione Prima Pagina Marsala

Gibellina è ufficialmente la prima città a ricevere il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per l’anno 2026. Questo riconoscimento non viene vissuto dalla comunità locale come una semplice celebrazione, ma come un vero e proprio strumento operativo per rinnovare l’identità di una città simbolo di rinascita. A quasi sessant’anni dal sisma che colpì la Valle del Belìce nel 1968, il progetto intitolato Portami il futuro mira a dare continuità all’utopia culturale avviata da Ludovico Corrao, trasformando la visione artistica in una piattaforma collettiva dove lo spazio pubblico e la partecipazione civile si incontrano.

La presentazione ufficiale dell'iniziativa si è svolta a Roma il 17 dicembre 2025 presso il Ministero della Cultura. Durante l’evento, i rappresentanti istituzionali hanno sottolineato come la scelta di Gibellina segni un cambio di prospettiva nelle politiche nazionali, dove la creatività contemporanea diventa il motore principale per la rigenerazione dei territori e un fattore di coesione democratica. La Regione Siciliana sostiene attivamente il percorso con uno stanziamento di 3 milioni di euro, cifra che servirà a rendere il territorio un attrattore culturale di rilievo nazionale e internazionale.

Il programma artistico prenderà il via ufficialmente il 15 gennaio 2026, data che coincide simbolicamente con l’anniversario del terremoto. Il palinsesto sarà estremamente articolato e non si limiterà a un calendario di eventi isolati, ma si svilupperà come un processo in divenire attraverso mostre, residenze d’artista, arti performative e percorsi educativi. L’obiettivo dichiarato è quello di coinvolgere i cittadini in modo che diventino parte integrante della produzione artistica, costruendo un’eredità culturale capace di generare valore economico e sociale anche dopo la conclusione dell’anno del titolo.

Il progetto si divide in diverse macroaree tematiche che spaziano dalla valorizzazione della memoria storica alla costruzione di reti istituzionali. Tra le iniziative previste figurano importanti interventi di riqualificazione degli spazi culturali e il sostegno alla creazione di nuove imprese nel settore dell’artigianato artistico e della creatività. Gibellina intende così proporsi come un modello replicabile di città-processo, dimostrando che la bellezza e la cultura sono diritti comuni e strumenti necessari per trasformare le fratture del passato in opportunità per il presente.

Dal punto di vista espositivo, il 2026 vedrà la partecipazione di numerosi autori di fama nazionale e internazionale che dialogheranno con le architetture e le opere già presenti nel tessuto urbano, come il Cretto di Burri o le piazze progettate da Purini e Thermes. Sono previste videoinstallazioni, mostre dedicate al Mediterraneo e progetti di arte pubblica che coinvolgeranno anche altri comuni della Valle del Belìce e del comprensorio di Trapani. Le residenze artistiche permetteranno invece un incontro diretto tra i creativi e le comunità locali, inclusi studenti e migranti, attraverso laboratori e workshop interdisciplinari.

L'assessore regionale ai Beni Culturali Francesco paolo Scarpinato ha evidenziato come questa occasione rappresenti un privilegio e al tempo stesso una grande responsabilità per la Sicilia. L’investimento regionale punta infatti a favorire la crescita economica e a migliorare la qualità della vita dei residenti attraverso la produzione culturale. Gibellina, nata dalle macerie, si conferma oggi un laboratorio di visione politica e civile dove l’arte non è un accessorio decorativo, ma il fondamento su cui poggia l’intera identità collettiva e il rilancio del territorio.