Le modifiche al regolamento edilizio scatenano la polemica, ancora nessuna risposta

Redazione Prima Pagina Marsala

Una delibera del Consiglio Comunale di Marsala, datata fine agosto e operativa da settembre 2025, sta creando un forte scontro tra l'Amministrazione e le associazioni ambientaliste. Le modifiche apportate al Regolamento Edilizio Comunale (REC) sono finite nel mirino di Legambiente, che lancia un duro allarme sul rischio di un'accelerazione nel consumo di suolo e di un potenziale stress sulle risorse naturali del territorio.

Secondo quanto riportato dal circolo Legambiente Marsala-Petrosino, le nuove disposizioni normative, entrate in vigore dopo l'approvazione consiliare del 26 agosto, rappresentano un passo indietro rispetto alla necessità di una pianificazione urbana sostenibile e moderna.

L'associazione non usa mezzi termini, definendo le modifiche come scorciatoie a vantaggio di pochi e accusando la delibera di minare il principio di tutela del territorio, a discapito della collettività. Il timore principale è che le nuove norme facilitino procedure che consentano un più facile e meno controllato sfruttamento edificatorio del suolo, in particolare nelle aree di espansione e nelle contrade.

In un'epoca in cui l'emergenza climatica impone strategie di 'zero consumo di suolo' e di tutela idrogeologica, Marsala sembra andare in controtendenza, ha dichiarato il presidente Giuseppe Marino. Le nuove regole rischiano di aprire la porta a un aumento del cemento, creando pressione sulle nostre già fragili risorse idriche e sui sistemi di smaltimento.

Una delle preoccupazioni centrali riguarda l'impatto sull'ambiente agricolo e sulle risorse idriche della zona. L'eccessiva cementificazione riduce la capacità di infiltrazione dell'acqua nel sottosuolo, peggiorando il deflusso in caso di piogge intense e contribuendo all'inaridimento delle falde acquifere, un problema già serio per una città che dipende fortemente dalla sua riserva idrica.

L’Amministrazione, dal canto suo, non ha ancora fornito una risposta ufficiale compatta alle dure critiche, lasciando intendere che le modifiche siano volte a semplificare e modernizzare le procedure burocratiche per i cittadini, evitando il blocco dell'attività edilizia.

La polemica, emersa con forza a settembre e ancora attuale, evidenzia una netta spaccatura tra la visione di sviluppo economico basata sull'espansione edilizia e la necessità, sempre più urgente, di tutelare il fragile patrimonio ambientale e paesaggistico marsalese. La questione è ora rimessa al vaglio del dibattito pubblico e, potenzialmente, a nuove iniziative legali o amministrative per rivedere le norme contestate.