Maria Concetta Riina reintegrata nel posto di lavoro. Tar sospende “interdittiva” del prefetto

Redazione Prima Pagina Marsala

Il Tar di Palermo ha sospeso l’informativa “interdittiva” antimafia del prefetto di Trapani che aveva costretto il titolare della concessionaria “Mondo Auto 3” di Strasatti a licenziare Maria Concetta Riina, 39 anni, figlia di Gaetano Riina, fratello di Totò Riina, che alle dipendenze della concessionaria lavorava come segretaria da ben dieci anni.

Adesso, la donna deve essere reintegrata nel suo posto di lavoro.

Al Tar, contro l’informativa del prefetto, avevano fatto ricorso sia la Riina, che il suo datore di lavoro, Giovanni Sciacca. Quest’ultimo assistito dall’avvocato Stefano Pellegrino. Il Tar, adesso, ha sentenziato che l’informativa prefettizia risulta “adottata senza adeguata istruttoria ed esclusivamente sulla base di legame parentale con noti pregiudicati della stessa ricorrente, che era segretaria della concessionaria”.

Il titolare della concessionaria auto di Strasatti fu costretto a licenziare la Riina perché con questa alle dipendenze non sarebbe stato possibile avere il “certificato antimafia” e di conseguenza nessuna possibilità di finanziamenti o contratti pubblici. “La inquietante presenza nell’azienda della signora Riina – recitava il documento della Prefettura – fa ritenere possibile una sorta di riverenza da parte del titolare nei confronti dell’organizzazione mafiosa ovvero una forma di cointeressenza della stessa organizzazione”. Maria Concetta Riina, comunque, è incensurata.

“E’ un problema sociale – dichiara l’avvocato Stefano Pellegrino – perché sociale è il rischio che deriva dall’esasperazione del concetto di antimafia. Questa pseudo attività amministrativa si risolve in una vera e propria sanzione. Ma la nostra Costituzione non prevede sanzioni per il fatto di avere un cognome pesante”.

P.A.

12/09/2015

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