TAR, strutture dello Stagnone salve anche in inverno. Lo Studio legale Frazzitta smentisce Pugliese e Catania

Redazione Prima Pagina Marsala

La recente sentenza del TAR di Palermo del 13 ottobre relativa alle strutture turistiche stagionali nell'area dello Stagnone è destinata ad alimentare un acceso dibattito, soprattutto alla luce delle forti polemiche con gli ambientalisti.

La controversia riguardava la possibilità di mantenere attive, anche durante la stagione invernale, le strutture che erano state originariamente autorizzate con carattere stagionale. Al centro del "caso" trattato dai legali dello Studio Frazzitta, vi erano le incertezze interpretative create dall’articolo 73 della Legge Regionale n. 3 del 31 gennaio 2024. Le ambiguità di questa norma avevano generato confusione e ostacoli per gli operatori. La Soprintendenza, adottando un’interpretazione severa e restrittiva della legge, aveva sollevato contestazioni sulla legittimità della permanenza di tali strutture, generando grande preoccupazione. La decisione del TAR ha tuttavia disatteso l'interpretazione della Soprintendenza, stabilendo in modo inequivocabile la legittimità delle installazioni. Il Tribunale, riconoscendo l'infondatezza delle argomentazioni dell'ente, ha altresì condannato la Soprintendenza al pagamento delle spese legali.

" Questa è una vittoria importante non solo per i nostri assistiti, ma per l’intero territorio – dichiarano Mastrantoni e Marino –. Il TAR ha riportato chiarezza su una norma che stava penalizzando un settore chiave per l’economia locale". Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Lele Pugliese, ma la sua rivendicazione di merito è stata prontamente smentita dallo Studio Legale Frazzitta che, come detto sopra, ha curato l'azione legale. Dopo la pubblicazione della sentenza, il consigliere comunale di Marsala Lele Pugliese ha rilasciato una dichiarazione sui social, attribuendo a sé e all'Onorevole Nicola Catania il successo ottenuto: " Questo risultato non è arrivato per caso”, scrive Pugliese.

Da tempo –continua- insieme all’On. Nicola Catania, promotore di un emendamento (art. 73 comma 2), della L.r. n. 3/2024, articolo cruciale sul quale trova fondamento, tra le altre cose, il provvedimento del Tar. Abbiamo seguito questa vicenda passo dopo passo, ascoltando gli operatori, studiando gli atti e portando avanti un dialogo continuo con le istituzioni. Non abbiamo mai mollato perché sapevamo che dietro a quei chioschi ci sono famiglie, investimenti e lavoro."

Tuttavia, lo Studio Legale Frazzitta, difensore degli operatori turistici, ha controbattuto con fermezza le affermazioni di Pugliese:

"Sorprende però leggere le dichiarazioni del Consigliere del Comune di Marsala Lele Pugliese e dell’On. Nicola Catania, che si sono pubblicamente attribuiti il merito di questo risultato, pur non avendo avuto alcun ruolo nell'attività legale che ha chiarito la vicenda. Una simile appropriazione è fuorviante e non rende giustizia al lavoro fatto".