Bancarotta e truffa allo Stato: Antonio Correra agli arresti domiciliari

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
10 Giugno 2015 08:31
Bancarotta e truffa allo Stato: Antonio Correra agli arresti domiciliari

Bancarotta fraudolenta e truffa allo Stato sono le accuse contestate al 35enne agente di commercio marsalese Antonio Ignazio Correra, posto agli arresti domiciliari in esecuzione di un provvedimento del gip Vito Marcello Saladino. L’inchiesta è della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala.

Personaggio piuttosto noto per aver fatto arrestare, nel 2008, due marsalesi da lui accusati di estorsione, usura e lesioni, Correra avrebbe truffato lo Stato attestando “falsamente”, secondo la Procura, di essere vittima di presunti “cravattari”.

Ingannando, così, la prefettura di Trapani al fine di accedere al relativo “fondo di solidarietà” e incassare quasi 200 mila euro. E con una parte della somma (158 mila euro) ha, poi, comprato un’abitazione a Montepulciano (Siena), sequestrata dalla magistratura e nella quale si trova agli arresti domiciliari. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini.

La bancarotta fraudolenta, invece, viene contestata in quanto Correra avrebbe sistematicamente impoverito il patrimonio della fallita “Kemical Green”, di cui era legale rappresentante, prelevando dalle casse della società oltre 212.749 euro. Con l’arresto viene messo un punto fermo nella vicenda di Antonio Ignazio Correra, già condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione per una serie di truffe in danno di aziende che producono e commercializzano fertilizzanti agricoli, nonché in altri processi per ricettazione di assegni rubati e calunnia. Nel 2008, Correra denunciò e fece arrestare il noto ristoratore Massimo Bellitteri e Antonino Salvatore Sieri, accusandoli di estorsione, usura e lesioni personali.

Meno di un mese fa, però, in Tribunale, il pm Mucaria ha chiesto l’assoluzione di Sieri e Bellitteri dall’accusa di usura e la derubricazione delle imputazioni di estorsione e lesioni nel reato, meno grave, di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, per il quale ha invocato una condanna a 9 mesi. La sentenza è prevista per il 22 giugno.

10-06-2015 10,30

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza