Domenica 20 giugno, al tramonto, all’ombra del Tempio di Era, il suono di un grande Gong darà inizio alla 27ᵃ edizione della Festa della Musica, un evento internazionale che quest’anno si svolge in Sicilia, nel Parco archeologico di Selinunte, a Castelvetrano. Già lo scorso anno la Sicilia aveva ospitato questa manifestazione con uno spettacolo che si era svolto nella Valle dei Templi di Agrigento, davanti al Tempio della Concordia, e che ha visto esprimersi un musicista di grande talento come Paolo Fresu.
Il suono del Gong fa parte del progetto “This Moment in Time”, proposto dalla newyorkese Make Music. La performance del percussionista sarà ripresa in diretta streaming e, successivamente, montata in un unico video insieme a quelle registrate nei 25 Paesi del mondo che hanno aderito al progetto, tra cui l’Australia, il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Brasile, la Svizzera. Il Gong, che tradizionalmente rappresenta un annuncio di qualcosa che avverrà, rappresenta simbolicamente “un momento nel tempo”, a metà strada tra il passato e il futuro, emblematicamente rappresentativo del periodo che stiamo attraversando, in cui la pandemia è ancora tra noi, ma sta svanendo.
Dal Gong, da questo suono catartico, inizierà la Festa della Musica, presentata ieri mattina al Ministero della Cultura a Roma, che vedrà alternarsi sul palcoscenico 20 gruppi di musicisti, cantautori, videomaker e artisti selezionati tra tutte le regioni italiane che racconteranno e interpreteranno il 2020: la devastante perdita delle certezze e degli affetti. Un modo per non dimenticare una dolorosa pagina della nostra storia e per celebrare il valore della memoria che il Covid ha cercato di strapparci, privando in tutto il mondo molte famiglie degli affetti più cari. Un’occasione per pensare al futuro con fiducia e speranza di rinascita.
Lo spettacolo è aperto a un pubblico di 1000 spettatori che, al costo del biglietto di ingresso al Parco e nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, potranno visitare l’area archeologica di Selinunte alla luce del tramonto e assistere al ricco programma musicale. Il concerto di domenica sera si concluderà appena dopo la mezzanotte con un ideale passaggio del testimone a Milano dove, il 21 giugno, si concluderà la 27ᵃ edizione della Festa della Musica.
A Selinunte e Marinella si svolgerà inoltre, a partire da oggi, un laboratorio della durata di tre giorni, dove saranno presenti i 60 artisti provenienti da tutta Italia, due grandi band siciliane come il Brass Group, la grande orchestra jazz siciliana, e l’orchestra dell’Istituto di studi musicali “Arturo Toscanini” di Ribera, nonché un personaggio simbolo della cultura musicale moderna, Carlo Massarini. Tutta l’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming attraverso una piattaforma Rai, mentre il concerto sarà registrato in un cd.
“Siamo lieti – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – di ospitare in Sicilia un’iniziativa dall’alto valore simbolico, che celebra la forza della musica e dell’arte e la loro capacità di rappresentare le emozioni dell’animo umano. Il Parco archeologico di Selinunte, con il suo inviolato paesaggio e il potere evocativo dei suoi monumenti che testimoniano una storia che resiste al tempo, è il luogo ideale per rappresentare un progetto che quest’anno attinge proprio alla forza della memoria e alle sempre eterne emozioni dell’essere umano».
“La rinascita parte dall’arte e dalla bellezza della nostra terra. La Festa della Musica quest’anno – dichiara l’assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Manlio Messina – con il coinvolgimento di Selinunte e del suo Parco archeologico, si conferma una certezza nel ricco panorama culturale della Sicilia e una sfida a rinnovare l’impegno per la ripresa dell’economia del territorio anche attraverso la creatività e il talento degli artisti che si esibiranno. In questa fase difficile causata dall’emergenza sanitaria, tutto il mondo della cultura e dello spettacolo ha particolarmente sofferto e l’estate rappresenta la stagione del riscatto e della rinascita”.
“Un evento di grande impatto che si incardina felicemente con il potere evocativo di uno spazio che è esso stesso impregnato di storia. Un’esperienza – afferma il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, Bernardo Agrò – che coinvolge i luoghi e il territorio, rendendo concreta l’occasione di condivisione e di animazione culturale d’area in un moderno concetto di fruizione del Parco archeologico, amplificando le linee di indirizzo consegnate dal governo regionale”.
Fonte Siciliaopinione