Chioschi allo Stagnone di Marsala. Per Legambiente Sicilia si tratta di un’occupazione insostenibile

Legambiente Sicilia si riserva di approfondire la norma approvata in Finanziaria e di fare eventualmente ricorso

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
11 Gennaio 2024 15:23
Chioschi allo Stagnone di Marsala. Per Legambiente Sicilia si tratta di un’occupazione insostenibile

In relazione alle notizie stampa sull’avvenuta approvazione della Finanziaria regionale che ha previsto il mantenimento per l’intero anno, anche al di fuori della stagione balneare, dei chioschi e delle strutture ricettive ricadenti nel contesto della Riserva Naturale dello Stagnone di Marsala, Legambiente Sicilia manifesta la sua totale contrarietà a tale scelta che, trasformando le strutture da temporanee stagionali in permanenti, aggrava il carico antropico e gli impatti ambientali nell’area.

L’autorizzazione alla collocazione di tali strutture prevedeva il loro smontaggio al 31 ottobre e ad oggi i gestori non hanno ancora ottemperato a tale previsione. Appare, quindi, incredibile che vengano legittimate di fatto tali forme di abusi, consentendo un’occupazione permanente ed insostenibile della costa, in dispregio di quanto previsto dalla Soprintendenza di Trapani, dal Piano Paesaggistico della Provincia di Trapani e dal regolamento della Riserva Naturale.

“Continuano le aggressioni alla Riserva Naturale Stagnone di Marsala – denuncia il presidente di Legambiente Sicilia ,Tommaso Castronovo – assalita dal turismo selvaggio in estate, dall’aumento esponenziale e fuori controllo delle attività di kite surf, dal parcheggio selvaggio e dal proliferare di chioschi e strutture ricettive sul mare. È invece necessario garantire il pieno rispetto dell’integrità degli ambienti naturali e adottare criteri di sostenibilità che riducano le pressione e gli impatti”.

“Vogliamo ricordare che lo Stagnone di Marsala è una delle prime riserve naturali istituite in Sicilia – prosegue Giulia Casamento, referente Biodiversità di Legambiente Sicilia – e che l’area, ricadente in un Sito della rete europea Natura 2000, riveste un eccezionale valore naturalistico e paesaggistico per la presenza della laguna più ampia della Sicilia e di specie della flora e della fauna di grande interesse conservazionistico. Occorre gestirla con attenzione e cura, attraverso una corretta pianificazione e aumentando i controlli nei confronti delle attività impattanti, per non disperdere del tutto un grande patrimonio di natura della nostra Regione”.

Legambiente Sicilia si riserva di approfondire la norma approvata in Finanziaria e di fare eventualmente ricorso alla luce dei profili di incostituzionalità e di incompatibilità con i principi generali in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio, che devono essere rispettati anche dal legislatore regionale nell’emanazione delle norme.

“Ancora una volta il Parlamento regionale ratifica gli abusi compiuti nei confronti del nostro territorio- afferma Giuseppe Marino, presidente del Circolo Legambiente Marsala Petrosino – partendo dal presupposto che quei permessi fossero stati rilasciati in violazione del piano paesaggistico ed il parere favorevole dell’Ente Gestore della riserva anch’esso illegittimo, infatti il piano paesaggistico e il regolamento della riserva, vietano ogni genere di attività edilizia in quell’area, anche di natura precaria. Ebbene ,nonostante questo, la scellerata classe dirigente regionale legittima questo abuso e ne amplia la perniciosità della sua portata con quest’ultima iniziativa, ipotecando ancora di più il futuro della Riserva dello Stagnone. Infine, il Comune di Marsala invece di tutelare l'ambiente, difende l'interesse di pochi a danno dell'intera comunità”.

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