Crisi viticoltura – Assemblea della Cia a Petrosino: partecipano agricoltori di vari centri

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
16 Novembre 2015 10:01
Crisi viticoltura – Assemblea della Cia a Petrosino: partecipano agricoltori di vari centri

“A testimoniare le gravi difficoltà che attraversa il settore vitivinicolo è stata anche la presenza all’assemblea di agricoltori di altri centri della provincia”.

E’ quanto afferma Enzo Maggio, responsabile locale della Confederazione italiana agricoltori all’indomani dell’assemblea tenuta a Petrosino. Assemblea alla quale hanno partecipato quasi tutti i presidenti delle cantine sociali di Marsala e Petrosino, nonché gli assessori all’agricoltura dei due Comuni, Antonino Barraco e Luca Badalucco.

I viticoltori, da parte loro, hanno levato l’ennesimo grido di dolore. “Con quello che incassiamo come liquidazione delle cantine sociali – hanno detto diversi agricoltori – non ce la facciamo più. I prezzi per l’uva che ammassiamo sono troppo bassi. Non si riesce neanche a coprire i costi di produzione”. Enzo Maggio ha fatto il punto della situazione. Poi, è intervenuto l’assessore marsalese Antonino Barraco, che da imprenditore agricolo conosce bene la problematica. Barraco ha detto che intende rilanciare la “Doc Marsala” per “valorizzare le tipicità e cultivar della zona” e con le cantine sociali cercherà, inoltre, di intraprendere altre iniziative per far uscire il settore dalla crisi.

Badalucco ha, invece, affermato che intende continuare sulla strada del “bio distretto vitivinicolo”, che raggruppa alcuni Comuni, fra i quali anche Marsala. L’assessore all’agricoltura di Petrosino ha poi parlato del ventilato aumento delle tariffe che potrebbero subire gli agricoltori che irrigano i loro vigneti con l’acqua della diga Delia. Si teme che il rincaro delle tariffe possa anche arrivare al “300 per cento”. E per questo è stato chiesto un incontro ai vertici del consorzio irriguo.

A tirare le conclusioni è stato Gaspare Simeti, presidente provinciale della Cia, che ha parlato di “politica scellerata” del governo regionale e ha chiesto alle cantine sociali di costituire un comitato e studiare, insieme, le strategie per affrontare la crisi e soprattutto per mobilitare tutta la base (migliaia di contadini) per fare pressing sui governi di Palermo, Roma e Bruxelles.

A.P.

16/11/2015

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