Dimissioni del premier Conte, scatta la crisi di Governo. Cosa farà ora Mattarella?

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
26 Gennaio 2021 17:04
Dimissioni del premier Conte,  scatta la crisi di Governo. Cosa farà ora Mattarella?

Nella tarda mattinata di oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte , ha formalizzato le sue dimissioni dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aprendo di fatto  la complicata fase politica e costituzionale che si concluderà solamente quando un nuovo presidente del Consiglio e si suoi ministri giureranno nelle mani del presidente della Repubblica. Dunque, l'avvio della crisi sarà sancito, come da prassi, da un comunicato del Quirinale. A questo punto, il presidente della Repubblica stilerà un calendario degli incontri e aprirà le consultazioni fra i partiti politici.

Anzi, secondo una prassi abbastanza recente, fra i gruppi parlamentari. Scelta che rende più veloce l'iter della crisi. Ma nulla impedisce di salire al Quirinale ai leader di partito che non sono parlamentari. Conte, comunicando a voce al capo dello Stato le sue intenzioni innesca il meccanismo che dovrà portare alla soluzione della crisi. Ma il presidente della Repubblica non firmerà il decreto di accettazione delle dimissioni, che deve essere controfirmato dallo stesso premier, e dunque il governo rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti.

Nel caso di questa crisi, che si vorrebbe "pilotare" verso un Conte ter appoggiato da un nuovo gruppo parlamentare creato da "responsabili" o "costruttori", il presidente della Repubblica dovrebbe riassegnare a Conte l'incarico di formare un nuovo governo. Gli darebbe un mandato pieno, cioè mirato a fare nascere il governo che le forze politiche hanno descritto al presidente della Repubblica. Come da prassi Conte accetterebbe con riserva. Procedimento lineare in caso di accordo politico. Ma se l'accordo non ci fosse e dai partiti non arrivasse un'indicazione chiara su cosa fare, Mattarella può attingere a piene mani nella storia repubblicana per tentare di trovare la soluzione.

Per esempio, può ricorrere all'esploratore: in genere è figura di alto profilo istituzionale che cerca di rimettere a posto i cocci provocati dallo scontro politico. Gli ultimi incarichi esplorativi  sono stati affidati nel 2018  da Mattarella. Prima a Maria Elisabetta Casellati, quando la presidente del Senato tentò di formare il governo nell'ambito del perimetro del centrodestra. Il presidente della Repubblica diede poi un altro mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico per sondare un accordo Pd-M5s.

Fallito questo tentativo si virò su un incarico a  Carlo Cottarelli.  Alla fine ritornò sulla scena Conte, dopo un primo fallimento e si trovò un accordo fra la Lega e il Movimento Cinque Stelle che diede vita al governo gialloverde.

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