Domani previsto un “medicane” sulla Sicilia. Diramata allerta arancione della Protezione Civile.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
10 Novembre 2019 17:51
Domani previsto un “medicane” sulla Sicilia. Diramata allerta arancione della Protezione Civile.

Un vero e proprio ciclone sul Mediterraneo, con valori pressori anche inferiori a 985 hPa, sarà responsabile di un severo peggioramento delle condizioni climatiche tra lunedì e martedì 12 novembre. Fortissimi venti a rotazione ciclonica interesseranno la Sicilia e le regioni meridionali. Ci saranno episodi di grande maltempo che si attarderanno nel corso di martedì sulla Sicilia e al sud, con accumuli pluviometrici che localmente potranno toccare i 150/200mm soprattutto sulla Sicilia orientale, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania meridionale, che daranno luogo a situazioni potenzialmente alluvionali.

Così è stata diramata allerta arancione della Protezione Civile per domani. Cosicché si parla di un "medicane", un termine in inglese coniato dall'unione di due parole, ovvero mediterranean e hurricane, uragano mediterraneo. Scientificamente sono conosciuti anche come TLC, ovvero Tropical-Like Cyclone: ciò significa che queste tempeste hanno dei connotati simili ai cicloni tropicali pur avendo un'origine completamente diversa. Come si forma un "medicane"? La sua formazione di un medicane è il contrasto tra l'aria fredda e quella calda.

La prima è quella che accompagna le perturbazioni alle nostre latitudini, la seconda è quella fornita dal mare, grande serbatorio di energia per le tempeste. In particolare, l'aria fredda della depressione viene arricchita di calore e umidità transitando sulle superifici calde del mare, andando a sviluppare dei moti convettivi che soppiantano i normali processi interni di una perturbazione alle medie latitudini. In un "medicane"la formazione delle nubi e delle conseguenti piogge non avviene più per lo scontro di due masse d'aria a temperatura diversa ma a causa della condensazione dell'umidità trasportata verso l'alto dalle correnti convettive.

Un uragano mediterraneo ha una struttura a spirale caratterizzata da un occhio, relativamente calmo, attorno al quale ruotano le nubi e i venti più forti. Nel 2014, per esempio, il "medicane Qendresa colpì Malta con venti che toccarono i 110 chilometri all'ora, con raffiche fino a 150. Si tratta di velocità considerevoli, nel Mediterraneo, ma che a mala pena si a prima vista squesta sembra essere la velocità massima rientrano in quelle delle categorie con cui sono classificati gli uragani: in base alla Scala Saffir-Simpson, quelli di categoria 1 presentano venti con velocità del vento compresa tra i 118 e i 153 km orari.

Al più, quindi, i "medicane" ricordano gli uragani più deboli. Fonte Meteo Sicilia - Weatherman

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