Il deputato regionale Girolamo Fazio ha presentato una dozzina di emendamenti al disegno di legge di iniziativa governativa di “Disciplina organica delle attività produttive del settore turismo”, di cui domani scadono i termini per le proposte di modifica del testo.
Un emendamento, in particolare, è teso ad escludere dalla disciplina di classificazione tutte le abitazioni che vengono utilizzate dai proprietari per affittarle dal punto di vista turistico in maniera del tutto occasionale e senza alcuna continuità. «I piccoli proprietari che affittano la casa ai turisti per brevi periodi all’anno – spiega Fazio – non possono essere assimilabili alle attività ricettive turistiche esercitate in maniera imprenditoriale. L’attività imprenditoriale ricettiva, anche svolta attraverso più abitazioni ma in maniera costante, è cosa diversa dal dare in affitto una casa per l’estate. Sono fattispecie e circostanze completamente differenti. Lo spirito del ddl, vale la pena ricordare, non regola imposizioni o aspetti fiscali ed è rivolto, invece, alla semplicemente natura disciplinare e di censimento delle strutture ricettive».
«La presente disciplina – recita testualmente l’emendamento – non trova applicazione nei confronti delle abitazioni dei privati che in termini occasionali e temporali, non più di sette giorni, provvedano ad effettuare la locazione dei propri immobili, o che comunque nell’arco dell’anno non vengano utilizzati per più di quattro mesi».
«Ho inteso dare il mio contributo, proponendo una sostanziale modifica alla proposta di legge di iniziativa governativa – continua Fazio –, anche perché questo provvedimento aveva destato molta preoccupazione, soprattutto nelle isole minori e nelle località turistiche delle coste siciliane. Intendo rassicurare i tanti piccoli proprietari che rischiavano di punto in bianco di essere assimilati ad imprenditori turistici. E soprattutto intendo rassicurarli sulla mia attività all’Ars che sarà sempre attenta alla tutela dei cittadini».
Una puntualizzazione resasi necessaria dalle voci incontrollate e prive di fondamento, diffuse soprattutto tra gli abitanti delle isole Egadi anche da esponenti politici, secondo le quali l’on. Fazio avrebbe sostenuto il ddl nella formulazione governativa e ne fosse addirittura il relatore.
«Comprendo bene – conclude il deputato regionale – che a qualcuno può far comodo denigrare la mia attività di parlamentare, e adombrare il mio ruolo politico, ma non può essere mistificata la realtà, attribuendomi decisioni esattamente contrarie al mio reale operato che è stato quello di intervenire in maniera significativa nell’ambito e nel merito della norma proposta modificandola radicalmente. Meglio di me parlano, comunque, gli atti parlamentari e le iniziative all’Ars. Tuttavia devo osservare che non è la prima volta che mi vedo costretto a puntualizzazioni, richiami e precisazioni per ripristinare la verità dei fatti e, temo, non sarà neanche l’ultima».
Comunicato stampa1/3/2017{fshare}