Giacomo Alberto Manzo (Fare Ambiente): “Le trivelle petrolifere arriveranno a Marsala?”

Redazione Prima Pagina Marsala
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18 Giugno 2015 08:32
Giacomo Alberto Manzo (Fare Ambiente): “Le trivelle petrolifere arriveranno a Marsala?”

E’ l’enologo Giacomo Alberto Manzo, candidato non eletto in una delle liste a sostegno di Massimo Grillo, a rivolgere, nella qualità di responsabile Viticoltura ed Enologia di Fare Ambiente Sicilia, uno dei primi appelli al neo sindaco Alberto Di Girolamo.

“Nel porgere i migliori auguri e un sincero in bocca al lupo al dottor Alberto Di Girolamo – dice Manzo, in passato segretario regionale dell’AssoEnologi - mi viene subito da portare a sua conoscenza che una grave minaccia incombe sul mare del Canale di Sicilia: l’estrazione dell'oro nero che porterà profitti solo alle compagnie petrolifere, ma che rappresenta un rischio inaccettabile per l'ambiente, l'economia e il benessere delle comunità costiere.

Sono convinto – prosegue - che è ancora presto, vista la recente chiusura della campagna elettorale, che lo vede protagonista indiscusso e primo cittadino di Marsala, ma le chiedo: <…. quali sono le iniziative, che Lei e la sua amministrazione, intende adottare, a difesa del mare antistante la nostra città contro le trivellazioni previste dal D.L. 133/2014, cosiddetto “Sblocca Italia”?>. Mare, che per millenni è stato, ed è, testimone e attore indiscusso di importanti flussi commerciali.

Un mare ricco di storia e di fauna, grazie alla naturale collocazione geografica”.

Manzo continua affermando: “L’impatto distruttivo delle trivellazioni e quello potenziale di un eventuale sversamento in mare di petrolio costituiscono una grave minaccia per le comunità bentoniche ed ittiche del Canale di Sicilia, che mettono in luce fondali con un’altissima ricchezza specifica, suggeriscono la necessità di adottare una “politica di massima tutela” e non di una che porti alla distruzione di questi ecosistemi. Distruggere il fondale per “costruire piattaforme di estrazione, significa impoverire l’ambiente”, con conseguenze a lungo termine non prevedibili anche sulle risorse alieutiche di tipo commerciale. I tempi di recupero non si misurano su una scala di anni ed esiste la possibilità che queste comunità non si ricostituiscano più”.

Al neo sindaco Di Girolamo, quindi, il rappresentante di Fare Ambiente rivolge un accorato appello affinché difenda il mare di Marsala dallo scempio e dalla violenza delle trivellazioni, al fine di assicurare uno sviluppo turistico sostenibile della nostra città e la salvaguardia del mare e della fauna marittima. “Come amministratori – conclude - sarete chiamati in causa dalle future generazioni e additati come responsabili di (un eventuale) immobilismo, dello scempio e degli atti di violenza che si consumeranno contro “madre terra” e “madre natura”. Auguri e buon lavoro, ma <…u mari nun si spirtusa>”.

Comunicato stampa

18-06-2015 10,30

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