Giulia Adamo (sospesa da sindaco) adesso assolta dalla Cassazione. Legge Severino in discussione.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
06 Maggio 2015 18:48
Giulia Adamo (sospesa da sindaco) adesso assolta dalla Cassazione. Legge Severino in discussione.

Semplice coincidenza o uno scherzo del destino? Nel giorno della presentazione ufficiale delle liste elettorali per l’elezione del nuovo Consiglio comunale e, soprattutto del nuovo sindaco che guiderà Marsala nei prossimi cinque anni, arriva la notizia dell’annullamento da parte della Cassazione della sentenza con cui il 16 luglio dell’anno scorso la prima sezione della Corte d’appello di Palermo aveva condannato, per concussione, l’ex deputato regionale siciliana Giulia Adamo a due anni e dieci mesi di reclusione, nonché a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.

Quella sentenza “costrinse” la Adamo a dimettersi da sindaco di Marsala ma la deputata era stata già sospesa dal prefetto di Trapani in ottemperanza della legge Severino. I fatti per i quali la Adamo era stata condannata risalgono al 2005, quando era presidente “forzista” della Provincia di Trapani: secondo la procura di Marsala, avrebbe indotto il dirigente del settore Affari sociali, Ubaldo Augugliaro, a non versare i finanziamenti necessari al Convitto statale audiofonolesi di Marsala fino a quando non fosse stato sostituito il rettore dell’ente, la palermitana Anna Maria Adamo, con una persona a lei più gradita, individuata dai pm in Milena Vinci.

L’accusa iniziale era abuso d’ufficio e la Adamo fu assolta sia in primo che secondo grado. Poi la Procura generale riformulò l’imputazione in concussione. Ma la Cassazione annullò la sentenza con rinvio ai giudici di secondo grado e la prima sezione Corte d’appello di Palermo, presieduta da Gianfranco Garofalo, il 16 luglio 2014, condannò la Adamo.

Non è il primo caso, e forse non sarà l’ultimo che la Cassazione annulli un provvedimento per il quale era scattato l’obbligo di attuazione della legge Severino. Forse c’è qualcosa da rivedere nell’impianto normativo. E, soprattutto, ci si chiede: chi restituirà i danni di una gogna mediatica alla stessa Giulia Adamo?

Francesco Mezzapelle

06-05-2015 20,30

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