Gravissima crisi dell’agricoltura trapanese, la Cia lancia l’allarme

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
27 Ottobre 2014 15:53
Gravissima crisi dell’agricoltura trapanese, la Cia lancia l’allarme

Un'autoconvocazione, per venerdì 31 ottobre alle ore 17, nel locali del centro polivalente di Petrosino, per analizzare la crisi, definita ormai "perenne", vissuta dal settore agricolo. E' quella che riguarda gli agricoltori del territorio, nonché alcuni amministratori di Cantine, che già il 20 ottobre si sono riuniti in assemblea nei locali della CIA di Petrosino, dove hanno manifestato la loro grande rabbia mista a preoccupazione, per i prezzi vigenti nei mercati del vino, per l'impossibilità di vivere vendendo i catastini del vigneto e per le difficoltà incontrate per la vendita o il conferimento dell'uva, oltre che per i costi di produzione troppo alti, che hanno fatto venir meno l'equilibrio con i ricavi, essendo, tante volte, gli stessi costi superiori ai ricavi.

"Gli agricoltori vogliono continuare a produrre sapendo di poter dare certezze ai propri figli – dice, al riguardo, Enzo Maggio (in foto), responsabile locale della CIA - non possono distribuire i loro ricavi per il pagamento dei tributi. Occorre che tutti facciano la loro parte ad inziare dai Comuni per finire con il Governo Nazionale". Intanto la CIA, proprio in vista della riunione del 31 ottobre, ha inviato una lettera aperta si sindaci di tutti i Comuni della Provincia di Trapani, invitandoli ad intervenire e investendoli del malcontento generale.

"Vi scrivo – sottolinea con forza Maggio nella sua missiva - affinché la nostra voce arrivi laddove si decide il futuro di un settore, quello agricolo, spesso martoriato da una politica troppo lontana dalle esigenze vere ed attuali del settore. Mi rivolgo a voi, in qualità di responsabile di un sindacato, la Confederazione Italiana Agricoltori di Petrosino, ma anche di viticoltore. Oggi la situazione in agricoltura è diventata gravissima, a partire dai costi dell'IMU sui terreni agricoli; quest'anno il raccolto è stato scarso e i prezzi di mercato non sono aumentati: se poi mettiamo in conto l'annata precedente, con i prezzi di mercato bassi, ci rendiamo conto che è davvero pesante coltivare i terreni".

Maggio insiste sull'onere dei costi di produzione, ormai insostenibili: caro gasolio, prodotti anticrittogamici, manodopera, tutti assai pesanti da sostenere, e sulle distanze tra chi amministra la cosa pubblica e chi lavora nel settore agricolo. Uno stato di cose che impedisce al grido d'allarme a gran voce lanciato dagli imprenditori - che a fatica cercano di tirare avanti con passione e dedizione per un comparto che dà occupazione e intorno al quale ruota un giro d'affari che tanti, in modo incompetente, ignorano – di diffondersi. Nella lettera ad essere evidenziati sono anche i danni causati dalle avversità atmosferiche, che hanno colpito i vigneti e le olive.

La CIA chiede una sensibilizzazione politica a tutti i livelli, affinchè il reddito dell'impresa venga davvero preso in esame. L'invito, per tutti i primi cittadini, è a partecipare il 31 ottobre al Centro Polivalente di Petrosino in via Baglio Inglese Woodhouse, per dare speranze a quanti ancora credono nell'agricoltura. Per capire meglio i produttori locali e le aziende, che non sono tutte nelle stesse condizioni, neppure nella stessa provincia di Trapani.

Jana Cardinale

27-10-2014 16,45

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza