I Pescatori Artigianali del Mediterraneo fanno sentire la loro voce.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
30 Novembre 2015 11:37
I Pescatori Artigianali del Mediterraneo fanno sentire la loro voce.

Ad Atene il primo workshop sulle sfide e soluzioni per i pescatori artigianali del Mediterraneo che lavorano con un basso impatto ambientale organizzato dalla piattaforma Europea LIFE.

Il Gac isole di Sicilia ha partecipato ad un incontro ad Atene sulla pesca sostenibile nel Mediterraneo.

All'incontro hanno partecipato circa 50 pescatori professionisti che hanno condiviso un documento comune che vuole l'attuazione di politiche di rilancio della pesca artigianale, basato sulla sostenibilita' e la valorizzazione del pescato.

Per il Gac isole di Sicilia erano presenti Fabio Galluzzo, Pietro La Porta responsabile amministrativo, i pescatori di Pantelleria Armando Belvisi e Giuseppe Lo Piccolo e Rossella Lasi, dell'associazione pescatori.

All’iniziativa del 28 e 29 novembre erano presenti anche i pescatori artigianali della Comunità di Torre Guaceto (Puglia) e della Cooperativa dei Pescatori di Su Pallosu (Sardegna), che si sono riuniti con associazioni di pescatori artigianali provenienti da Grecia, Croazia, Cipro, Francia e Spagna per chiedere una maggiore partecipazione e rappresentanza nello sviluppo delle politiche della pesca a livello nazionale ed europeo, e per stabilire una procedura per raggiungere tale obiettivo.

L’incontro, organizzato e coordinato dalla piattaforma europea LIFE (Low Impact Fishers of Europe) ha dato ai pescatori artigianali che svolgono il loro mestiere con un basso impatto sull’ambiente l’opportunita’ di riunirsi, di identificare problemi e soluzioni e di valutare una serie di iniziative ed azioni che possano garantire la sostenibilita’ e la sopravvivenza del settore della piccola pesca.

I partecipanti hanno evidenziato la necessità di stabilire piani a lungo termine per rendere più dinamica ed efficiente la gestione della pesca del Mediterraneo.

Tali piani dovrebbero fondarsi sulla sostenibilita’ nel lungo periodo ed una serie di restrizioni spaziali e temporali per proteggere le aree di riproduzione ed il novellame.

Hanno anche messo in luce la necessità di ridurre e progressivamente eliminare l’inquinamento nel Mediterraneo dal momento che questo genera effetti nefasti sulla pesca costiera e l’ambiente marino in generale.

L’incontro ha anche messo in luce la necessità condivisa di una rappresentanza efficace dei pescatori artigianali nei Consigli Consultivi per fornire un parere più equilibrato e completo agli Stati Membri ed alla Commissione Europea.

Comunicato stampa

30/11/2015

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