Il Pd a Mazara, Eppur qualcosa si muove. La curiosa “geopolitica” del Consiglio comunale. Il “salto della quaglia” è sempre di moda…

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
25 Novembre 2019 08:39
Il Pd a Mazara, Eppur qualcosa si muove. La curiosa “geopolitica” del Consiglio comunale. Il “salto della quaglia” è sempre di moda…

Circa quindici giorni fa il commissario regionale del Partito Democratico, Alberto Losacco, ha nominato la Commissione provinciale per il tesseramento del Pd. Sono sette in componenti: Maria Anselmo, Nicola Biondo, Valentina Villabuona, Giuliana Zerilli, Alessandro Contento, Liborio Fulco, ed il mazarese Giuseppe Palermo, consigliere comunale eletto nella lista civica SiAmo Mazara, del quale è capogruppo consiliare, a sostegno del sindaco Salvatore Quinci. Il Pd, nonostante l’elezione nella passata primavera del nuovo segretario nazionale, Nicola Zingaretti, e l’entrata al Governo insieme al M5S a fine estate, sta vivendo una stagione molto complicata, soprattutto in Sicilia dove l’ex  segretario regionale, il sen.

Davide Faraone, ha seguito, era facile prevederlo, Matteo Renzi nella nuova formazione politica “Italia Viva”. Diversi dem renziani siciliani hanno lasciato il Pd per aderire ad “Italia Viva”. Pertanto si aspetta che a livello regionale si convochi il congresso del Pd e si voti il nuovo presidente e segretario, e che successivamente avvenga la stessa cosa a livello provinciale e quindi a livello comunale. Insomma al momento, dopo la stagione dei grandi scontri di personalismi, il Pd in Sicilia non ha una base rappresentativa sui territori cittadini.

Nel frattempo il Pd ha avviato il tesseramento nelle diverse città della Provincia. Sabato scorso la Commissione Provinciale è stata a Castelvetrano dove si sarebbero registrati 36 tesserati. Presente anche Giuseppe Palermo il quale, contattato telefonicamente, ci ha riferito: “il 14 dicembre potrebbe essere la data di tesseramento a Mazara del Vallo. A Castelvetrano, alla  fine delle operazioni di tesseramento ci siamo riuniti con altri componenti della Commissione provinciale. Devo dire che si respira un clima nuovo, grazie anche alla presenza di giovani fra i referenti delle diverse città della Provincia”.

Abbiamo chiesto a Palermo chi siano i referenti politici a livello provinciale del Pd: “ovviamente un punto di riferimento è sempre Baldo Gucciardi, deputato della Provincia all’Ars. A livello regionale altre figure importanti sono Attilio Licciardi e Antonello Cracolici”. E l’attuale sindaco di Trapani Giacomo Tranchida: “è un personaggio importante, credo che nel Pd, dopo l’uscita della componente renziana, ci sia in atto un compattamento, una nuova pax politica”. Così abbiamo discusso con Giuseppe Palermo sul Pd a Mazara del Vallo e sulla possibilità che il gruppo civico “SiAmo Mazara” possa vestire quanto prima la casacca del Pd: “premetto che molti esponenti di SiAmo Mazara sono stati tesserati, e lo sono ancora, e abbiano in un recente passato assunto ruoli importanti nel Pd cittadino e non solo.

Personalmente ho portato avanti la mozione Zingaretti quando fu eletto Martina segretario. SiAmo Mazara comunque non cesserà ma rimane sempre un laboratorio di idee per altre componenti che non si riconoscono nella sinistra, sarà istituzionalizzato, proprio per mantenere rispetto e dialogo con altre componenti che fanno parte dello stesso governo nazionale”. Giuseppe Palermo ha ipotizzato che, dopo lo svolgimento  sia del Congresso regionale che quello provinciale, con l’elezione dei rispettivi segretari, fra marzo e aprile si potrebbe tenere il Congresso cittadino del Pd con l’elezione del nuovo segretario; proprio Giuseppe Palermo sarebbe il favorito a ricoprire la carica.

Il Pd a Mazara del Vallo dovrà è un partito che cerca una propria identità e che dovrà riallacciare il filo con la storia dopo anni di spaccature interne, personalismi, divisioni di correnti, fra l’anima di sinistra Ds, quella progressista ex Margherita e quella renziana che negli ultimi anni ha determinato il bello e cattivo tempo all’interno del Pd, non solo mazarese ovviamente. Ricordiamo che alla vigilia delle scorse elezioni Ammnistrative si è dimesso il segretario Teresa Diadema; una decisione arrivata  a culminata di molti contrasti interni che aveva portato le due componenti legate a Zingaretti e Renzi a trasmigrare verso  “SiAMo  Mazara”, movimento civico fondato da ex Ds e de La Sinistra, in appoggio alla candidatura di Salvatore Quinci.

La discesa di consensi del Pd mazarese venne evidenziata con le elezioni Europee del 26 maggio. Il Pd risulto soltanto al quarta forza politica cittadina, accumulando appena 1.380 preferenze nonostante molti dei suoi esponenti fossero presenti nella lista SiAmo Mazara; bisogna però considerare che diversi esponenti della stessa lista civica appoggiarono alle Europee la lista La Sinistra superò i 500 voti presentando anche un candidato mazarese, il prof. Karim Hannachi. Chiusa risulta da più di due anni l’ultima sede cittadina del Pd, quella in via Santa Caterina, i locali sono nuovamente in affitto (in foto collage di copertina la sede del Pd di via Santa Caterina e Giuseppe Palermo).

Il fatto che il Pd non abbia ormai più una sede cittadina fissa da alcuni anni rappresenta  la cartina tornasole di un partito cittadino diviso al suo interno; con il susseguirsi delle sconfitte elettorali  (Regionali prima e Politiche dopo) erano infatti riemerse, forse erano state soltanto assopite, le divisioni interne in più “fazioni”. Il Pd mazarese adesso cercherà di ripartire guardando al centro sinistra dopo che diversi tesserati  sono fuoriusciti di recente andando ad ingrossare il partito di Matteo Renzi, “Italia Viva”, una componente importante che vede come esponente locale di punta Giacomo D’Annibale, dimessosi dall’Assemblea nazionale Pd, ove era approdato a seguito delle Primarie del Pd della scorsa primavera appoggiando la mozione Giachetti, all’indomani della fondazione di Italia Viva.

Eppur vero che in questi anni molti vecchi e giovani simpatizzanti di sinistra si erano allontanati dal Pd in coincidenza con l’ascesa di Matteo Renzi. Probabile che Giuseppe Palermo tenti di recuperare questi gruppi. Pertanto nei prossimi mesi il Gruppo consiliare “SiAmo Mazara”, che fa riferimento all’attuale assessore al Bilancio, Caterina Agate, potrebbe vestire la casacca del Pd. Il nuovo gruppo vedrebbe certamente la presenza di Giuseppe Palermo e dei consiglieri Gioacchino Emmola e Matteo Bommarito; non è escluso che anche Stefania Marascia, eletta anch’essa con “SiAmo Mazara”, ne possa far parte.

Anche “Italia Viva” cercherà di creare un  gruppo consiliare, pescando chissà qualche consigliere fra i due gruppi di maggioranza “Partecipazione Politica” e del nuovo gruppo “Per Mazara” che ha preso il posto di “Mazara Bene Comune” e che ha visto l’ingresso al suo interno dei consiglieri Pietro Marino ed Enza Chirco, entrambi prima all’opposizione dopo essere stati eletti con i Futuristi dell’ex sindaco Nicola Cristaldi. Un discorso a parte merita un altri gruppo consiliare di maggioranza, cioè “Osservatorio Politico” che fa capo all’attuale vice sindaco Vito Billardello, già assessore (al Bilancio) nella Giunta Cristaldi.

Dopo avere perso qualche mese fa il consigliere Nino Zizzo, che ha aderito a Forza Italia, il gruppo consiliare ha “acquistato” dal gruppo misto il consigliere Antonino Gaiazzo che era stato primo eletto della Lega e poi messo fuori. D’altronde il “salto della quaglia” è ormai una prassi che caratterizza da alcuni a questa parte la vita politica locale. A seguito della nota è d’obbligo fare pertanto un ragionamento di carattere politico in merito alla nuova “geopolitica” del Consiglio comunale di Mazara del Vallo ed in particolare sulla coalizione che sostiene il sindaco Salvatore Quinci.

Si tratta di una maggioranza ormai quasi “bulgara” quella che appoggia il sindaco Salvatore Quinci, di “Grosse Koalition” avevamo parlato in campagna elettorale; non è escluso che sia  già partita una corsa fra i gruppi di maggioranza per convincere il Sindaco Quinci ad avere un loro rappresentante fra i due assessori aggiungili alla Giunta  grazie alla nuova legge regionale. Una maggioranza, a parer  di chi scrive, fin troppo numerosa e fin troppo eterogenea (le distanze saranno ancor più nette quando si formerà il gruppo Pd che dovrà convivere in maggioranza con esponenti di centro destra , ed in particolare di Forza Italia e Diventerà Bellissima i cui rappresentanti cittadini, Toni Scilla e Giulia Ferro, hanno appoggiato Quinci al ballottaggio contro Randazzo) che troverà facile bersaglio da parte dell’opposizione, ci riferiamo in particolare a Giorgio Randazzo che ha sempre più il dente avvelenato dopo la decisione politica (molto discutibile a livello strategico) della maggioranza di fare decadere la Commissione Garanzie Statutarie di cui era presidente dopo i suoi veementi attacchi a rappresentanti della Giunta Quinci.

Sono rimasti in sei, su 24, i consiglieri all’opposizione. Due della Lega, Giorgio Randazzo e Ylenia Quinci. Poi ci sono tre del M5S che però non costituisce più gruppo consiliare dopo la fuoriuscita di Antonella Coronetta e Maurizio Pipitone i quali, in linea con il meetup mazarese (guidato da Sergio Tancredi e Nicola La Grutta) hanno deciso di abbandonare al proprio destino Girolamo Billardello reo –a parer del meetup mazarese – di non fare vera opposizione. Altro consigliere all’opposizione, almeno fino ad oggi, è Giovanni Iacono Fullone, eletto con “Libera Intesa”, il gruppo civico che fa capo a Vito Torrente.

Certamente è curioso vedere che a Mazara del Vallo resiste, anche se all’opposizione, l’alleanza dell’ex Governo nazionale, quella fra Lega e M5S; il Pd che potrebbe ritrovarsi invece in maggioranza con Forza Italia e Diventerà Bellissima quando a livello regionale fa opposizione, insieme al M5S, a Musumeci e Miccichè. Lo strano “caso Mazara”… Francesco Mezzapelle      

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