Indagine Link Campus University: i giovani siciliani più aperti verso gli immigrati e le minoranze. Per l’80% il primo problema è il lavoro

Redazione Prima Pagina Marsala
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26 Maggio 2015 08:44
Indagine Link Campus University: i giovani siciliani più aperti verso gli immigrati e le minoranze. Per l’80% il primo problema è il lavoro

I giovani siciliani sono pragmatici e senza pregiudizi nei confronti delle differenze, piu' emancipati sui valori dei coetanei nazionali e piu' aperti verso gli immigrati e le minoranze. Il ritratto emerge dal terzo rapporto dell'osservatorio "Generazione Proteo" di Link Campus University, presentato ieri a Palermo. Lo studio - realizzato su un campione di 10mila studenti italiani tra i 17 e i 19 anni, ha coinvolto in

Sicilia oltre 1.000 adolescenti delle scuole secondarie di secondo grado di Palermo, Siracusa, Catania e provincia e di alcuni Comuni delle province di Caltanissetta, Messina e Enna. I giovani siciliani sono sicuri di se' (70,4%) e soddisfatti della propria vita (80,9%), ma impegnati in una corsa a ostacoli verso lavoro, affermazione professionale e autosufficienza economica, che, in linea con le paure degli altri studenti italiani, rappresentano per 8 ragazzi su 10 le principali preoccupazioni per il futuro.

Sfiduciati dai partiti e dal Parlamento, ma con una grande fiducia nella magistratura e nei sindacati, i ragazzi siciliani si discostano poco dal campione nazionale sull'importanza attribuita a valori come famiglia, amicizia, lealta' e liberta' (per 2 ragazzi su 3 maggiore rispetto alla generazione dei propri genitori). Anche loro individuano infatti nelle sovrastrutture sociali, economiche, politiche e culturali le barriere da superare.

 

"L'indagine -ha detto il sociologo e direttore dell'Osservatorio Generazione Proteo, Nicola Ferrigni- svela i giovani siciliani come una generazione di corridori sulle piste della vita, in linea con i loro coetanei nel resto d'Italia. Cio' a dimostrazione che non e' piu' la geografia a dettare tempi e performance della corsa delle nuove generazioni. Dalla ricerca emergono al contempo degli aspetti sui ragazzi siciliani che abbattono gli stereotipi che da sempre accompagnano i giovani del Sud nell'immaginario collettivo. Tra questi, ad esempio, l'alto grado di maturita' rispetto ai coetanei nazionali nel superamento delle differenze, anche culturali".

Ferrigni sottolinea, ad esempio, come "nella regione avamposto dell'immigrazione siano ancora piu' bocciati i luoghi comuni xenofobi, con gli immigrati considerati in modo negativo solo dall'8% dei ragazzi contro il dato nazionale fermo a 14,4%". L'indagine indica che la criminalita' organizzata fa meno paura di guerra (33,1%), Isis (20,1%), calamita' naturali (14%) e virus Ebola (13,4%): solo l'11,2% la identifica come la "cosa che fa piu' paura".

L'80% delle paure dei giovani sono legate a lavoro, affermazione professionale ed economica. Piu' aperti dei loro connazionali alla parita' di diritti per coppie di fatto (71,1% contro 68,5% nazionale) e si' ai matrimoni gay (65,5% contro il 60,7% nazionale). Gli immigrati sono considerati in modo negativo solo dall'8% dei ragazzi (dato nazionale 14,4%). Tra i ragazzi siciliani c'e' una larga apertura ai matrimoni per i preti (66%) e alla Messa per le donne (68,5%). Piace Papa Francesco: vicino ai problemi della gente (42,9%) e "modello" da seguire (13,3%) I voti alla politica: 8,3 ai magistrati e 7,8 ai sindacati; 5,1 al presidente del Consiglio Renzi (il dato nazionale e' 5,9); 5,9 al Presidente della Repubblica (voto nazionale 6,5); 4,7 ai partiti; 5,1 al Parlamento.

Presente il bullismo: il 42% e' stato vittima di insulti ripetuti e per il 63,2% rete e social hanno aggravato il fenomeno.

 

 

26/05/2015

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