La politica di Marsala, città della Sicilia occidentale con un ricco patrimonio storico e culturale, si trova spesso al centro di dibattiti che mettono in luce diverse problematiche. Sebbene la città goda di attrattive turistiche e di un'economia legata all'agricoltura e al vino, il suo sviluppo sembra frenato da alcune criticità politiche ricorrenti.
Una delle principali critiche riguarda l'immobilismo amministrativo. Molti cittadini osservano la lentezza nel prendere decisioni e nel tradurre le promesse elettorali in azioni concrete. Progetti per la riqualificazione urbana, la gestione dei rifiuti e il potenziamento delle infrastrutture turistiche spesso rimangono bloccati in estenuanti iter burocratici o non vengono portati a termine. A questo si aggiunge la gestione del territorio. La città affronta sfide significative legate alla manutenzione stradale, alla pulizia urbana e alla salvaguardia delle zone costiere, spesso lasciate in uno stato di degrado.
La mancanza di una visione a lungo termine e di una pianificazione sostenibile contribuiscono a creare un senso di abbandono, specialmente nelle aree periferiche. Ne abbiamo parlato con il consigliere comunale Flavio Coppola: La politica marsalese sembra spesso intrappolata in un labirinto di emergenze continue anziché adottare una pianificazione strategica. Quali sono le principali difficoltà che impediscono di programmare in modo efficace?Le difficoltà sono legate in primis alle scelte del sindaco, caratterizzate da una visione personale più che da una condivisione con la politica e il Consiglio. Questo ha creato un distacco tra chi vive il territorio, soprattutto i consiglieri e l'amministrazione poco propensa a comprendere le esigenze dei cittadini.
Senza una buona conoscenza del territorio e del suo tessuto sociale ed economico, è impossibile programmare interventi efficaci per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per una gestione efficace e condivisa, l'amministrazione, in sinergia con il Consiglio, deve ascoltare i cittadini e attuare una programmazione partecipata. Le tensioni e i continui rimpasti all'interno della maggioranza sono stati oggetto di cronaca. Come influiscono queste dinamiche sulla stabilità e sull'efficacia dell'azione amministrativa?
I rimpasti sono stati influenzati dalle scelte personali del sindaco che ha guidato una coalizione composta da più partiti e liste civiche. Sin dall'inizio, alcune decisioni hanno minato la stabilità dell'amministrazione, come per esempio il mancato confronto sulla partecipata comunale "Marsala Schola". Successivamente, la decisione di Grillo di appoggiare Sturiano, candidato nella lista MPA/VIA, ha ulteriormente compromesso la già precaria stabilità politica. La disunione tra l'amministrazione e le forze politiche ha causato instabilità e un'azione amministrativa debole, compromettendo la capacità di raggiungere gli obiettivi e garantire una gestione efficiente e trasparente.
Negli ultimi anni, si è spesso parlato di una mancanza di visione a lungo termine. Quali sono i progetti strategici che l'amministrazione ritiene fondamentali per il futuro di Marsala e a che punto sono? Per programmare un futuro sostenibile per Marsala, è fondamentale interessarsi del soddisfacimento delle necessità primarie come sanità, scuola, servizi, acqua, fognature, parcheggi, sicurezza e viabilità. Le iniziative come il Waterfront (Salinella, Florio, area zona Aci), finanziate dal PNRR, migliorano l'aspetto estetico della città, ma è importante considerare la sostenibilità dei costi di manutenzione che possono diventare onerosi per le casse comunali.
Per esempio, l'area del Parco Salinella, una volta finita, è stata abbandonata per anni, e la bonifica della colmata è stata anch'essa abbandonata dopo le battaglie con il sindaco Carini. Riguardo le risorse del PNRR, non si è pensato a utilizzarle per la rete idrica e fognante, i marciapiedi, l'illuminazione e i parcheggi. Per il futuro di Marsala, sarebbe importante bilanciare gli investimenti tra l'estetica e le necessità primarie dei cittadini, garantendo una crescita omogenea e sostenibile della città.
Quali sono le voci di spesa che hanno rappresentato le maggiori difficoltà e quali misure concrete sono state adottate per ottimizzare le risorse?
Il comune di Marsala gode di buona salute finanziaria, come confermato dai revisori dei conti in fase di approvazione del consuntivo 2024, questo grazie al settore di competenza che negli anni si è sempre distinto con professionalità e senso di responsabilità. Sebbene il debito pubblico sia contenuto, occorrerebbe avere più coraggio nell'intraprendere investimenti strutturali e opere di rilevanza economica, anche attraverso la contrazione di mutui. Parlo di investimenti che possano aumentare le entrate correnti, come per esempio il sistema Park card e la realizzazione di parcheggi a pagamento, accelerare le concessioni edilizie e le sanatorie per aumentare le entrate degli oneri di urbanizzazione, ottimizzare il trasporto pubblico e attivare una gestione più oculata degli impianti sportivi e dei contenitori culturali. La strada per migliorare le condizioni di vita di una città deve essere volta anche alla capacità di armonizzare meglio gli investimenti per garantire i servizi obbligatori, soprattutto quelli sociali e scolastici.
Occorre efficienza ed eliminare cavilli procedurali che possono poi soccombere nelle sentenze, con conseguenze negative specie per le categorie sensibili, come per esempio il servizio Asacom. A proposito di burocrazia, si sente spesso dire che i tempi per l'approvazione di progetti o permessi sono non sostenibili. Cosa sta facendo l'amministrazione per snellire i processi e rendere più efficiente la macchina comunale?
Anche la burocrazia rappresenta un'anomalia all'interno di questa amministrazione. Il sindaco ha parlato di ordine all'interno degli uffici, ma fino a oggi non si è vista alcuna svolta significativa, nonostante gli incarichi dati agli esperti esterni. In realtà, la carenza di personale e la mancanza di idee chiare sulla riorganizzazione degli uffici hanno portato più caos che altro. Abbiamo dovuto rivedere il regolamento edilizio che aveva bloccato un settore importante della nostra economia, sia per le nuove concessioni che per le sanatorie.
Abbiamo rivisto anche il regolamento di assistenza sociale, più volte richiesto dal Consiglio, per allinearlo alle nuove direttive e permettere nuove forme di assistenza. Il Consiglio ha lavorato per trovare la giusta sinergia tra maggioranza e opposizione per approvare tutto in tempi sostenibili. Attualmente stiamo affrontando il regolamento delle onorificenze, proposto da me all'inizio del mandato, e il regolamento sul decoro urbano. Inoltre, è urgente rivedere il piano del commercio per renderlo omogeneo in determinate zone, come via XI maggio, e di sviluppo in tutta la città. La manutenzione delle strade, l'illuminazione pubblica, la gestione dei rifiuti, la sicurezza sono temi di forte dibattito.
Molti cittadini lamentano un peggioramento dei servizi e della sicurezza. A cosa sono attribuite queste criticità e quali soluzioni concrete avete in cantiere? Nonostante il sistema di raccolta porta a porta permetta di avere un'alta percentuale di differenziata, la città è spesso sporca e invasa da rifiuti abbandonati. Le strade, soprattutto nelle periferie, sono invase dalle erbacce e le aiuole sono abbandonate. Queste criticità sono dovute in parte all'inciviltà di alcuni soggetti e in parte a un sistema che necessita di perfezionamento.
È mancata una comunicazione efficiente e un reale coinvolgimento della città, non sono stati previsti incentivi per i cittadini virtuosi, come gli ecopunti per il materiale riciclabile. In termini di sicurezza, per ciò che riguarda la carenza di Forze di Polizia, occorrerebbero sinergie tra gli organi preposti e le realtà associative locali potrebbero aiutare a contenere alcuni fenomeni. Attivare e sostenere il C.O.C. potrebbe essere un'opportunità da non sottovalutare.
Si percepisce una crescente disaffezione dei cittadini verso la politica. Come intendete riavvicinare la cittadinanza e coinvolgerla nelle decisioni che riguardano il futuro della città? Il fenomeno è evidente: sarebbe utile ritornare a forme di partecipazione diretta, come gli incontri nelle sezioni dei partiti che esistevano nelle varie contrade. Oggi, la democrazia appare spesso lontana dai cittadini che si disinteressano della vita politica locale e nazionale. Il distacco fisico, dovuto anche all’avvento dei media digitali, ha portato alla disaffezione, basti pensare che su 80.000 abitanti, solo una decina segue il Consiglio comunale, e questo è indicativo.
Il patrimonio storico e culturale di Marsala è immenso, ma spesso sembra trascurato. Ci sono progetti specifici per la valorizzazione e la riqualificazione dei siti archeologici e dei monumenti? Il patrimonio archeologico, storico, culturale e paesaggistico di grande valore, non è stato ancora valorizzato in modo adeguato e sono poco sfruttate le opportunità per lo sviluppo di un turismo culturale volto a esplorare la storia, l'arte e le tradizioni della città, musei e siti archeologici. Si potrebbe sfruttare il patrimonio enogastronomico, balneare e religioso, ma attualmente, tutto sembra lasciato al caso.
Si pensi al Monumento dei Mille, simbolo dello Sbarco e del ruolo di Marsala nella storia dell'Unità d'Italia, sarebbe naturale che le scuole medie e superiori organizzassero viaggi di istruzione per visitare i luoghi storici della città. Il Monumento, voluto dal governo negli anni '80, oggi è luogo di degrado e vandalismo. Qual è il rapporto tra l'amministrazione e l'opposizione? C'è un dialogo costruttivo o prevale una logica di scontro che rallenta l'attività del Consiglio? Rapporto praticamente inesistente, se non per motivi strettamente istituzionali.
Il sindaco è assente dall'aula consiliare da molti mesi, probabilmente impegnato a ricucire rapporti con la politica al di fuori dell'aula. A fine mandato, gli scontri sono più legati a posizioni di antagonismo che a diversità di idee. In città, manca una vera discussione politica su questioni importanti che riguardano i cittadini. Un esempio è la proposta di rivisitazione dell'istituzione Marsala Schola, che gestisce un servizio essenziale per la comunità, e che Grillo vuole trasformare in un colosso.
La politica, sia di destra che di sinistra, non si è occupata della questione, nonostante io abbia cercato di coinvolgerla per aprire un dibattito. Anche su altre questioni importanti, come la proposta di manifestazione di interesse per il trasporto pubblico locale e il nuovo PUG, la politica sembra essere assente. È necessario un cambio generazionale e un rinnovamento della politica non solo anagrafico ma anche per forma mentis, per coinvolgere i giovani suscitando l’interesse al bene comune.
Il sindaco aveva annunciato una governance basata sui giovani, ma l'ha poi abbandonata. Marsala merita di più e non dovrebbe ridursi a un compromesso, specialmente quando realtà più piccole ottengono risultati migliori. L'esempio del container posto al contrario al porto, e spacciato per un "Terminal", mostra la scarsa considerazione che la politica regionale ha avuto per la città.