Riceviamo e pubblichiamo una riflessione dell'ex sindaco di Marsala dott. Alberto Di Girolamo. Ecco quanto scrive:
"Una Piazza per l’Europa. Sabato 15 marzo a Roma ci sarà una manifestazione a difesa dell’Europa. A leggere l’interessamento di tanti, ci dovrebbe essere una grande partecipazione di cittadini, anche se con sensibilità diverse. L’importante è esserci anche idealmente a difesa della democrazia, della libertà, della scienza, della pace, diritti che abbiamo conquistato negli ultimi 80 anni, e che non vanno dati per scontati. Basta vedere quello che sta succedendo con Donald Trump.
Noi siamo cresciuti con le barriere e i muri che cadevano l’uno dietro l’altro. Viaggiare senza bisogno del passaporto, la moneta unica, l’Erasmus che ha permesso a tanti studenti di frequentare percorsi di scuola in altre nazioni, è stato un cambiamento epocale. Era anche necessario che l’Europa diventasse sempre più indipendente da altre potenze più o meno amiche. Siamo dipesi troppo dal gas russo a buon mercato e ne stiamo pagando le conseguenze, dalla Nato per la difesa, con la maggior parte di militari e di armi messi dall’America, che adesso con Tramp, sta pensando molto a se stessa, dimenticando la democrazia, la solidarietà, la storia.
Tramp si trova meglio a trattare con Putin e altri dittatori che con l’Europa. Inoltre molti prodotti anche essenziali vedasi i farmaci, vengono prodotti in Cina ma anche in India, perché a costo inferiori, l’abbiamo constatato con le mascherine per il covid. Non si può dipendere in modo quasi completo, soprattutto per beni essenziali, da altre potenze anche se amiche. C’è bisogno di una Europa più unita, con più potere, che tratta con le altre potenze alla pari, dove le decisioni non debbano essere prese all’unanimità, con un singolo stato che può bloccare qualsiasi decisione.
C’è bisogno anche di una politica estera e una difesa europea comune. Andava fatta prima ma adesso bisogna correre non si può dipendere dall’America. La “difesa comune europea” come deterrenza nei confronti di altri e’ necessaria più oggi che domani, se non vogliamo perdere le conquiste acquisite fino adesso, riducendo nello stesso tempo le spese militari dei singoli stati. Mi auguro che ci sia una grande partecipazione e che anche idealmente tutti gli europeisti veri siano partecipi.
Se fossimo più vicini a Roma, io sarei presente. Una volta anche la politica marsalese discuteva di problematiche internazionali che interessano tutti".