Marsala, Capitaneria di Porto, contrasto alla vendita abusiva di prodotti ittici

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
01 Novembre 2014 15:28
Marsala, Capitaneria di Porto, contrasto alla vendita abusiva di prodotti ittici

Non si arresta mai per lunghi periodi, in città, l'attività di contrasto portata avanti, nell'ambito della vendita abusiva di prodotti ittici, da parte della Capitaneria di Porto al cui comando si trova il Tenente di Vascello Raffaele Giardina. Consistente il bilancio dell'operazione protrattasi, con diversi interventi, durante il mese di ottobre appena trascorso,

eseguiti all'antico mercato del pesce, in pieno centro storico, e ancor più consistente la serie di controlli svolti in esecuzione dell'operazione "Spada Vivo", nel corso della quale l'attenzione dei militari si è concentrata sul comparto della pesca con controlli lungo tutta la filiera: dalla cattura alla commercializzazione dei prodotti ittici, senza tralasciare gli aspetti di libera fruizione demaniale del territorio.

Il totale dei verbali ammonta a circa 30 mila euro: 9 in materia di pesca per l'assenza di tracciabilità, rintracciabilità ed etichettatura, 3 in materia del diporto nautico, 1 in materia di sicurezza della navigazione, 2 per violazione ad ordinanze emanate dall'Ufficio Circondariale Marittimo ed 1 in materia di demanio marittimo. Oltre ai nove verbali per violazioni in materia di pesca, sono stati effettuati, quali sanzioni accessorie, quattro sequestri amministrativi per un totale di 160 chili di prodotto ittico, ceduto in assenza di legittimazione.

Tre persone sono state deferite all'Autorità Giudiziaria perché hanno commercializzato prodotto ittico derivante da pesca diportistica, per cui vige, com'è noto, l'assoluto divieto di cessione a scopo di lucro, dal momento che tale attività è riservata esclusivamente a chi la esercita professionalmente, munito delle prescritte autorizzazioni (licenza di pesca e titoli professionali marittimi). La programmazione e l'effettuazione di tali controlli, così come chiarisce proprio la Capitaneria di Porto, è stata ritenuta necessaria anche in seguito alle numerose lamentele percepite dagli operatori del settore che hanno indirizzato al meglio le risorse di uomini e mezzi della stessa Autorità Marittima.

L'attività di verifica nei comparti pesca e demanio continuerà nel corso dei mesi di novembre e dicembre, per assicurare una professionale presenza dell'Ufficio Circondariale Marittimo marsalese per tutelare i consumatori soprattutto riguardo all'igiene e alla salubrità dei prodotti ittici acquistati e consumati.

Il tutto viene portato avanti con abnegazione mentre la struttura portuale, che necessita di interventi consistenti, è ancora al buio. A sollevare recentemente la questione è stato il capogruppo di Fi in Consiglio comunale, Pino Carnese, che in una nota inviata al commissario straordinario Giovanni Bologna, ha evidenziato che occorre al più presto un intervento dell'Amministrazione comunale per porre fine alla situazione di disagio, oltre che di pericolo. Carnese aveva già sollevato il problema a fine settembre, quando aveva sottolineato che «tale stato di fatto costituisce insidia alla incolumità pubblica oltre che causa di danno grave alla categoria della piccola pesca locale, alla quale la Capitaneria di porto, per il black out, ha inibito l'attraversamento del porto nelle ore di buio, di conseguenza vietando qualsiasi attività di pesca che notoriamente si svolge prima dell'alba e dopo il tramonto».

Jana Cardinale

01/11/14  16,00

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