Marsala, cous cous, falafel e merguez all’Araba Fenice: il ristorante arabo che mancava‏

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
05 Marzo 2015 10:10
Marsala, cous cous, falafel e merguez all’Araba Fenice: il ristorante arabo che mancava‏

Si chiama “Araba Fenice”, perché, come la mitica creatura risorta dalle proprie ceneri, “sgorga” da esperienze passate che non avevano riscosso il successo sperato, e ha tutte le qualità per imporsi come punto di riferimento della ristorazione alternativa. Un ristorante nuovo,

un’assoluta scommessa del suo titolare, in controtendenza rispetto ai timori attuali - ossia quelli legati a un nuovo investimento ma anche quelli legati alla “vicinanza” con il mondo arabo - e propone, appunto, cucina araba. E non solo.

L’ “Araba Fenice” ha sede in contrada Ettore e Infersa ai numeri civici 13/15, ed è attivo da circa un mese grazie alla volontà del 41enne marsalese Valentino Vaccari, che di idee – per gli investimenti economici in città, oltre che per il rilancio turistico in generale - è sempre stato generoso. Vaccari, oltretutto, appartiene a una famiglia che ha un’ampia esperienza nel campo della ricettività: prima come tour operator, poi come gestione di hotel e adesso come ristorazione.

Il progetto è quello di proporre una cucina diversa dal solito, affiancando al ristorante anche un locale che, con l’approssimarsi della bella stagione, diventi una vera novità per i clienti, sia marsalesi che trapanesi (presenti in numero massiccio) nell’apprezzata location della periferia a nord della città, ossia creare un’area esterna dove, nel gazebo appositamente allestito, si possa degustare il thè arabo, fumare il narghilè, assietere ai più bei tramonti della zona con un aperitivo speciale e concludere con dei dolcini arabi per poi assistere a uno spettacolo di danza del ventre. Tutto a tema, quindi, con delle danzatrici professioniste in grado di rendere particolare l’atmosfera del locale.

“La mia è stata una grande scommessa – dice Valentino Vaccari (in foto n.1 a sx)– perché in questo periodo investire su qualcosa di totalmente nuovo, originale e innovativo – non garantisce nulla. Il rischio c’era, ma crediamo fortemente in quest’attività, confortati dalle presenze dei clienti, molti dei quali della provincia, e dalla qualità del nostro lavoro e del nostro cibo”.

A preparare le pietanze è una cuoca araba (in foto n.1 a dx), pluripremiata al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, al quale partecipa dal 2009.  Al ristorante lavorano in tre, per servire un pubblico che può variare da 50 a 100 persone. Il menù è tipicamente arabo, anche se da questa settimana è in programma di preparare e proporre anche qualcosa di locale per chi assolutamente lo desiderasse. La specialità, è ovviamente il cous cous nelle sue molteplici varianti: al finocchetto, alle verdure, ai calamari ripieni, al polpo e al coniglio, e ogni settimana ne viene proposto un tipo diverso. Ad essere richiestissime, però, sono anche le Falafel, delle gustosissime polpette tipiche arabe, oppure le Merguez, salsicce di vitello e agnello speziate.

“Tutte le carni – aggiunge Valentino – sono trattate da noi, sono fresce e selezionate e non c’è nulla di preconfezionato”. Ovviamente si tratta di carni in cui non è presente il maiale. E nel menù ancora gli involtini fritti e ripieni di patate, tonno e prezzemolo e almeno quattro tipi di crema di diverse verdure.

Una cucina stuzzicante e sana, che non mancherà di fidelizzare anche i palati più esigenti.

Jana Cardinale

05-03-2015 11,00

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