​Il dott. Filippo Mangiapane è il nuovo presidente nazionale del sindacato di area radiologica

Mangiapane: "Priorità a personale, tutela medici e innovazione”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
05 Febbraio 2025 10:22
​Il dott. Filippo Mangiapane è il nuovo presidente nazionale del sindacato di area radiologica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviata dall'Ordine dei medici di Trapani. Ecco quanto si legge:  

Il presidente di OMCEO Trapani Filippo Mangiapane è il nuovo presidente nazionale del sindacato di area radiologica Snr che vede tra i propri iscritti i medici radiologi, medici nucleari, radioterapisti e fisici sanitari. Giulio Argalia, alla guida del Sindacato dal 19 gennaio 2024, è confermato come Segretario Nazionale, così come Giovanni Mandoliti, Segretario Amministrativo. Vicesegretario Nazionale è Gabriele Gasparini. Le elezioni si sono svolte ieri a Roma presso l’Hotel “The Hive” a Roma. “Sono onorato di poter rappresentare, in qualità di Presidente, i dirigenti sanitari dell’area radiologica.

Voglio ringraziare il Consiglio Nazionale per la fiducia accordatami – ha dichiarato Mangiapane – e sono consapevole delle sfide che ci attendono. I temi su cui ritengo sia necessario concentrare l’attenzione riguardano la carenza di personale nelle strutture sanitarie pubbliche, la depenalizzazione dell’atto medico e l’impiego delle nuove tecnologie”. Emergenza personale e burnout nei reparti di radiologia “La carenza di personale – ha proseguito Mangiapane – rappresenta la nuova emergenza sanitaria dopo il Covid-19.

Il Servizio Sanitario Nazionale non è più attrattivo come un tempo: da un lato, i giovani professionisti preferiscono la libera professione, che offre migliori condizioni economiche e un miglior equilibrio tra vita privata e lavorativa; dall’altro, i medici con più esperienza si dimettono dal pubblico dopo anni di sacrifici e turni massacranti. Gli organici ridotti all’osso generano un sovraccarico di lavoro, un aumento del rischio di burnout tra i professionisti e una maggiore esposizione ad aggressioni da parte di pazienti esasperati.

Tutto questo porta anche a un incremento esponenziale del contenzioso medico-legale”. Depenalizzazione dell’atto medico e medicina difensiva “In questo clima di pressione e aggressività – ha sottolineato il Presidente del Sindacato – molti medici adottano comportamenti sempre più prudenti, alimentando il fenomeno della medicina difensiva. Questo approccio ha un costo elevatissimo per il sistema sanitario: le commissioni parlamentari stimano un impatto economico di circa 13 miliardi di euro all’anno, risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare le condizioni lavorative e allineare le retribuzioni della dirigenza sanitaria a quelle dei colleghi europei.

Depenalizzare l’atto medico significherebbe garantire da un lato il giusto risarcimento al paziente in caso di errore, dall’altro permettere ai medici di lavorare con maggiore serenità e senza il timore costante di conseguenze legali sproporzionate”. L’innovazione tecnologica e il ruolo dell’intelligenza artificiale Infine, Mangiapane ha evidenziato il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica nel settore radiologico: “Il nostro lavoro è sempre più complesso e in continua evoluzione.

L’avanzamento tecnologico e, in particolare, l’intelligenza artificiale ci pongono di fronte a nuove sfide culturali e professionali. Noi radiologi ci siamo già adattati a cambiamenti epocali, come l’introduzione della TAC e della risonanza magnetica, e oggi dobbiamo affrontare l’integrazione dell’IA nella pratica clinica. È fondamentale definire un perimetro normativo chiaro per il corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale, che metta al centro il rapporto medico-paziente e salvaguardi la qualità della cura”. Un impegno per il futuro della professione e dei pazienti “Siamo pronti a lavorare per costruire un futuro migliore per la nostra professione e per la salute dei pazienti – ha concluso il Mangiapane -.

Affrontare queste sfide con determinazione e visione strategica sarà fondamentale per garantire un sistema sanitario più equo, sicuro e innovativo”.

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