Nuovo Decreto Legge Natale: Niente gite fuori dai comuni, a cena con i tuoi, messe anticipate, non si potrà uscire dalle regioni

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
03 Dicembre 2020 09:41
Nuovo Decreto Legge Natale: Niente gite fuori dai comuni,  a cena con i tuoi, messe anticipate, non si potrà uscire dalle regioni

Nella tarda serata di ieri  il governo ha varato il nuovo Decreto Legge con le rigide  misure anti-Covid: che entrerà in vigore a partire da domani, venerdì 4 dicembre. Le norme, in gran parte erano state preannunciate ieri pomeriggio dal ministro della Salute Roberto Speranza nel corso del suo intervento in Parlamento, anche se non sono mancati momenti di tensione tra le varie forze della maggioranza che non concordavano su alcuni passaggi ritenuti particolarmente pesanti. Alla fine ha prevalso la linea dura, per evitare una terza ondata del virus in vista delle festività di Natale e Capodanno.

Di seguito, le norme contenute nel nuovo Decreto Legge anti-Covid. Così come anticipato da Speranza, il sistema di classificazione delle Regioni in base allo scenario epidemiologico, introdotto nel Decreto Legge firmato lo scorso 4 novembre e in vigore fino a oggi, 3 dicembre, verrà confermato e dunque riproposto anche nel nuovo decreto, Tuttavia le misure previste per le zone gialle sono considerate troppo “blande” in occasione delle festività di Natale e Capodanno, motivo per cui l’esecutivo ha deciso di aggiunge ulteriori misure restrittive.

Come detto tra poche settimane tutte le Regioni dovrebbero essere in zona gialla. Questo permetterebbe, in linea teorica, la possibilità di uscire dal proprio comune e gli spostamenti tra Regioni. L’esecutivo, tuttavia, ha deciso di vietare dal 20 dicembre al 6 gennaio gli spostamenti tra Regioni, anche quelle che si trovano in fascia gialla, e il divieto di uscire dal proprio comune di residenza nei giorni del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio. Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino in tutta Italia, anche nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, così come la chiusura di bar e ristoranti alle 18, a cui sarà permesso l’asporto fino alle 22.

Non vi saranno limitazioni, invece, per quanto riguarda le consegne a domicilio. I ristoranti, comunque, potranno restare aperti per il pranzo di Natale e Santo Stefano. Verranno chiusi, invece, i ristoranti all’interno degli alberghi per la serata di Capodanno. L’orario dei negozi viene prolungato fino alle 21 per permettere di allungare lo shopping natalizio e cercare di evitare gli affollamenti in determinati orari della giornata. Gli ingressi all’interno dei locali saranno sempre contingentati per evitare assembramenti.

Con il coprifuoco confermato a partire dalle 22, il governo, in accordo con la Cei, ha deciso di anticipare le messe natalizie alle ore 20 al fine di permettere ai fedeli di rientrare a casa prima del divieto di uscire. Confermato il no del governo all’apertura degli impianti sciistici anche ai clienti degli alberghi o ai proprietari delle seconde case. Nuove regole sui commensali nei pranzi delle feste di Natale e di Capodanno. Non ci sarà un tetto di dieci persone e il governo ribadirà la raccomandazione a non ricevere persone non conviventi a casa anche durante le feste.

Il pranzo e la cena di Natale e Capodanno, insomma, sono consigliati in famiglia e all’interno del nucleo che vive sotto lo stesso tetto.

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