Parco di Pantelleria e prossimi, in atto una “parcomania di interesse”? Duro intervento dell’ AIW

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
03 Agosto 2016 11:00
Parco di Pantelleria e prossimi, in atto una “parcomania di interesse”? Duro intervento dell’ AIW

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di istituzione del Parco Nazionale di Pantelleria, uno dei quattro parchi previsti nella legge 222/2007 (finanziaria). La notizia era nell’aria visto che dopo il devastante incendio dei boschi di Montagna Grande del 28 maggio scorso si è innescata una sorta di gara tra le amministrazioni interessate (Regione Siciliana, Ministero dell’Ambiente)

per accelerare al massimo l’iter dell’istituzione del parco nazionale su cui si sono espressi favorevolmente tanti VIP che frequentano l’isola. Per loro il parco nazionale sarà la panacea di tutti i problemi.

E i panteschi veraci, gli autoctoni, cosa ne pensano? C’è stata una breve polemica del gruppo del PDL in consiglio comunale, presto rientrata, mentre la popolazione sembra rimanere indifferente alla definitiva perdita di autonomia che deriverà dall’istituzione del parco, e dalla nascita di un organismo, che accentrerà attorno a sé la gestione di tutti gli affari dell’isola.

Capisco che a nove anni dall’emanazione della legge tante posizioni possano essere cambiate, specie dopo che la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso con cui la Regione rivendicava la propria competenza in materia ambientale, sentenziando che qui si parla di parchi nazionali e non regionali. Augurandomi che dalla tanto desiderata istituzione del parco non derivino cocenti delusioni, vorrei soffermarmi su un altro tema strettamente connesso alla legge istitutiva.

Mi riferisco specificatamente al fatto che sull’onda di questa “parcomania”, si potrebbe dar corso all’istituzione del Parco Nazionale delle Egadi e del litorale trapanese, anch’esso previsto fra i quattro parchi della legge 222/2007. Sull’argomento si esprimeva già nel novembre del 2007 Angelo Dimarca di Legambiente.

Premettendo l’incoerenza della mancata istituzione del Parco Nazionale dell’Etna, una delle aree di maggiore interesse naturalistico d’Europa (già prevista in una legge dello Stato del 1991) definiva una mostruosità il Parco Nazionale delle Egadi e del litorale trapanese “comprendente non solo le isole Egadi e la relativa area marina protetta, ma riserve regionali come lo Zingaro, le saline di Trapani, lo Stagnone di Marsala ed aree come Capo Feto e Capo Granitola. Manca solo il Belice dopodiché l’intero litorale della provincia trapanese da Castellammare del Golfo sino a Selinunte verrebbe classificato, e dovrebbe essere gestito, come un unico parco. Una vera follia. Si tratta di aree con connotati ambientali diversi e con una estensione tale da rendere ingestibile il parco”.

La proposta di allora di Legambiente che suggeriva di limitare il Parco Nazionale delle Egadi esclusivamente ai territori terrestri di Marettimo, Favignana e Levanzo ed alla contigua Area Marina Protetta statale, per fortuna non è cambiata ed è stata ribadita recentemente in una conferenza stampa organizzata da Ermete Realacci alla presenza del Sindaco di Favignana, che l’ha condivisa. Per inciso Legambiente ha proposto inoltre che venga inserita un’Area Marina Protetta anche a Pantelleria.

Per quanto finora detto, la Sezione Provinciale di Trapani dell’AIW (Associazione Italiana per la Wilderness) in piena sintonia con l’AIW nazionale, pur non essendo entusiasta dell’idea di questo nuovo eventuale parco nazionale per la non sufficiente presenza di altissimi valori di naturalità sia nelle isole di Favignana e Levanzo – sia a Pantelleria – a causa dell’eccessiva loro antropizzazione, dichiara che si potrebbe tuttalpiù condividere, per la serietà delle motivazioni addotte, la proposta di Legambiente del 2007, ribadita anche adesso in conferenza stampa, riguardo alla delimitazione del Parco Nazionale delle Egadi.

Ciò non toglie che si rimanga critici verso questa visione di parco concepita non tanto per tutelare un bene naturale, quanto per creare un organismo pubblico ed un’opportunità per lo sfruttamento turistico delle suddette isole, cosa che si ritiene in contrasto con l’idea stessa di parco nazionale.

Silvio Manzo (Presidente della Sezione Provinciale di Trapani dell’AIW)

Franco Zunino (Segretario Generale AIW)

03-08-2016 13,00

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