Si presenta ad Alcamo il volume«Fascino dei luoghi tra Arte, Storia, Natura e Ambiente»

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
01 Luglio 2019 12:56
Si presenta ad Alcamo il volume«Fascino dei luoghi tra Arte, Storia, Natura e Ambiente»

«Verrà presentato ad Alcamo, il prossimo 6 luglio alle ore 18.30, presso la Cantina Storica Adamo - ex Stabilimento Florio, il libro: «Fascino dei luoghi tra Arte, Storia, Natura e Ambiente» edito dal «Centro Studi Dino Grammatico» e curato da Nadir Bisan. Presenterà l'evento il presidente dell’istituto culturale Fabrizio Fonte. Il volume, scritto a più mani, vuole mettere in evidenza il ricco patrimonio storico, architettonico, paesaggistico e naturalistico del versante nord-occidentale della provincia di Trapani.

Gli approfondimenti vertono, ovviamente, sui luoghi ben noti, ma anche quelli meno conosciuti, corredati entrambi da illustrazioni. Nel merito hanno contribuito alla stesura del volume Giancarlo Quaglia (evoluzione del paesaggio agricolo siciliano), Pietro Buccellato (il Mulino di Bayda), Antonella Indelicato, appassionata della sicilianità, con un excursus sui protagonisti culturali dell'Isola per un reale cambiamento, Penny Brucculeri con il suggestivo giardino botanico di piante grasse a Visicari, Vincenzo Adamo proprietario della Storica Cantina-ex Baglio Florio.

A chiudere il volume sono raffigurate con belle foto le interessanti opere dell'artista alcamese Enzo Di Franco, con i suoi dipinti ed il suo legame con la Sicilia e quelle dello scultore Giuseppe Cortese, cantore con le sue opere della città dell'oro bianco, Custonaci. «Tale pamphlet - afferma l'architetto Nadir Bisan - rappresenta con passione e conoscenza un esempio perfetto dei luoghi della Provincia di Trapani, fuori dai sentieri battuti, che attiri turisti locali o internazionali, pertanto non resta che impegnarsi con gli strumenti della cultura, dell'educazione, della politica, soprattutto della testimonianza etica.

La Sicilia una terra straordinaria: le generazioni del passato vivevano poco rispetto alla nostra eppure riuscivano a creare queste bellezze! Noi abbiamo il dovere di preservarle e studiarle».

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