Cinque miliardi di fondi europei destinati all’agricoltura in Sicilia sarebbero spariti.Lo denuncia il MSFT della provincia di Trapani che si rivolge all’assessore regionale all’ agricoltura ed a chi lavora con l’indotto.Dove sono andate a finire queste risorse?Chi ha intascato i fondi europei per lo sviluppo agricolo?
La produzione agricola nel Trapanese rappresenta da sempre una buona occasione di lavoro per centinaia di aziende agricole e migliaia di braccianti agricoli che vivono nei piccoli e grandi comuni della provincia. Una vera valvola di sfogo al dramma eterno della disoccupazione locale. I produttori agricoli sono ormai al tracollo e l'intero sistema produttivo è seriamente a rischio, tutto questo grazie a politiche agricole inutili e sbagliate, che hanno decretato la morte della nostra agricoltura.
La nostra solidarietà è totale - dichiara il segretario Provinciale Francesco Messina - perchè conosciamo gli enormi sacrifici che la nostra agricoltura è costretta a sopportare con ritorni economici sempre più bassi ed in molti casi addirittura inesistenti.
La soluzione al dramma delle produzioni sta probabilmente nella costruzione di un percorso della qualità sostenuto da una fase della trasformazione e della commercializzazione all'altezza del compito. L’agricoltura Siciliana è in ginocchio spiega - Messina - gli agricoltori stanno abbandonando la terra soffocati dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri e da una pressione fiscale che non ha eguali in Europa. Lo stato di salute dell’agricoltura dell’isola è pessimo e sembra incredibile che in Sicilia negli ultimi 7 anni sono arrivati ben 5 miliardi di euro”. Si tratta dei 2,2 miliardi di euro del PSR 2007-2013, il Piano di sviluppo rurale gestito dal Dipartimento dell’agricoltura della Regione, e dei circa 3 miliardi di fondi FEASR, meglio noti come fondi “PAC” o “AGEA”, che arrivano agli agricoltori direttamente dalla Commissione Europea come sostegno al reddito senza passare dalla Regione.
Non parliamo del nuovo PSR 2014/2020 già in netto ritardo con le programmazioni denuncia – il MSFT - pensare di reggere la sfida della qualità contro il “mostro straniero” è pura pazzia e questo le Associazioni di categoria a livello regionale lo sapevano benissimo da diversi anni e nulla hanno fatto per favorire e sostenere le ragioni di una produzione diversificata e di qualità. L’abbandono indiscriminato del territorio comporterà a breve gravi rischi ambientali e disagi. Il segretario locale di Mazara del Vallo Andrea De Simone spiega che non e’possibile ancora assistere alla svendita del comparto sugli acquisti dei reimpianti di vigneti verso il nord, con l’assenza della politica regionale nessuno parla di perdita di posti di lavoro e di una ricchezza ormai esaurita.
L’ultima vendemmia appena terminata, ha portato risultati eccellenti sotto il profilo qualitativo dimostrando come sempre che in Provincia di Trapani si produce con professionalità e dedizione, ma come già annunciato i prezzi delle uve sono mortificanti per i produttori, 15-20 euro max al quintale. Con questi prezzi come si può parlare di programmazione di futuro? Il Governo regionale su questi temi, ancora una volta dimostra tutta la propria inadeguatezza e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, e i produttori agricoli cittadini considerati di serie B.
L'unica risposta che il Governo e la classe politica regionale nella sua interezza riesce a dare, è che tutto questo è colpa dell'Europa e delle sue regole, dimenticando che le misure comunitarie invece vanno verso la qualità delle nostre produzioni rurali e che solo la inadeguatezza dei nostri governanti (da noi cittadini eletti a rappresentarci) e della classe dirigente, ha fatto si che la nostra agricoltura diventasse in pochi anni un carrozzone assistito ed inutile da utilizzare unicamente come clientela elettorale.
(Comunicato Stampa)
05/11/2015
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