Erano costretti a lavorare senza dispositivi di protezione, sanificazione dei locali e, soprattutto, dopo essere risultati positivi a Covid.È la denuncia di tre lavoratori – due operatori socio sanitari e un’addetta alla lavanderia – della RSA “Casa del Sorriso” di Trapani dove, nell’ottobre del 2020, era scoppiato un focolaio.Secondo i tre lavoratori, che adesso sono assistiti dall’Avvocato Alessio Cugini, tutto sarebbe partito dalla positività di una dipendente, nascosta dalla titolare e legale rappresentante della società, che avrebbe portato a un susseguirsi di contagi.Oltre ai familiari dei tre dipendenti, erano risultati positivi anche 17 anziani ospiti della Rsa. Otto di loro, poi, sono deceduti – cinque all’interno della casa di cura e tre al Covid Hospital di Marsala –.I tre lavoratori, ora, hanno presentato un documento, con tutti i dettagli del caso, alla Procura.
Trapani, dipendenti di una Rsa positivi al Covid costretti a lavorare: 8 morti
Emergono dettagli su un focolaio scoppiato qualche mese fa in una Rsa.

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