Treni da dopoguerra e pendolari abbandonati: l'allarme di Cristina Ciminnisi sulla crisi ferroviaria del trapanese

La dichiarazione di Ciminnisi non lascia spazio a interpretazioni

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
26 Ottobre 2025 08:21
Treni da dopoguerra e pendolari abbandonati: l'allarme di Cristina Ciminnisi sulla crisi ferroviaria del trapanese

La mobilità ferroviaria nel Trapanese è al collasso, con disservizi che hanno raggiunto un picco insostenibile. Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, ha lanciato un duro attacco alle politiche regionali, chiedendo l'intervento urgente dell'Assemblea Regionale Siciliana (ARS) di fronte a una situazione che costringe i pendolari a viaggiare su treni diesel degli anni '50, tra soppressioni e ritardi cronici.

La dichiarazione di Ciminnisi non lascia spazio a interpretazioni: la realtà quotidiana dei pendolari è fatta di "treni da dopoguerra" e di un servizio che definisce apertamente inaccettabile.

Ha messo in evidenza un episodio emblematico della crisi: il 22 ottobre, sulla fondamentale linea Trapani–Castelvetrano–Piraineto, sono stati soppressi ben 13 treni su 26 in un solo giorno. Un dato che dimostra il fallimento della continuità territoriale su rotaia, con i cittadini costretti a subire continui disagi, ritardi e la beffa di bus sostitutivi che spesso non arrivano o sono insufficienti.

"Mentre il Governo Schifani continua a inseguire il sogno irrealizzabile del Ponte sullo Stretto – anche oggi BOCCIATO dalla Corte dei Conti – nel Trapanese si viaggia ancora su treni diesel degli anni ’50, tra ritardi, cancellazioni e bus sostitutivi che non arrivano!", ha tuonato.

La protesta di Ciminnisi non riguarda solo i mezzi obsoleti, ma si estende all'isolamento che attanaglia la provincia. Ha ricordato che la strategica linea Trapani–Palermo via Milo è chiusa da oltre dieci anni, senza che sia stata fornita una data certa di riapertura dei lavori, lasciando di fatto il capoluogo trapanese con collegamenti ferroviari estremamente penalizzati.

Per affrontare l'emergenza, Ciminnisi ha chiesto la convocazione urgente in Commissione Infrastrutture e Mobilità all’ARS per un'audizione dell’assessore Aricò e dei Comitati Pendolari Siciliani, i quali hanno formalmente denunciato la situazione. L'obiettivo è ottenere risposte concrete e impegni immediati per la modernizzazione della rete.

"Basta propaganda, servono ferrovie moderne e mobilità vera, non promesse irrealizzabili!" ha concluso Ciminnisi, ribadendo la necessità di investire sulla rete esistente e sul diritto alla mobilità dei cittadini, anziché concentrarsi su grandi opere infrastrutturali dall'esito incerto e lontano.La crisi dei trasporti nel Trapanese si conferma, così, un sintomo lampante della necessità di una strategia di investimento che ponga la mobilità ordinaria al centro dell'agenda politica regionale

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