15 giugno, Bolzoni presenta “Gli Immortali”: la mafia camaleontica tra potere e impresa

Un libro che svela come la mafia moderna si nasconde tra imprenditori e burocrati, non più con la coppola.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
11 Giugno 2025 14:00
15 giugno, Bolzoni presenta “Gli Immortali”: la mafia camaleontica tra potere e impresa

Marsala – Domenica 15 giugno alle ore 19.00, ai Canottieri di Marsala, il giornalista e scrittore Attilio Bolzoni presenterà il suo nuovo libro “Gli Immortali”, edito da Fuoriscena. L’evento è organizzato dalla Società Canottieri in collaborazione con Tp24, con la partecipazione di Fernando Asaro (Procuratore della Repubblica di Marsala), Renzo Carini (Presidente della Società Canottieri) e Giacomo Di Girolamo (Direttore di Tp24).

“Gli Immortali” è un’indagine lucida e coraggiosa sulla metamorfosi della mafia in Italia. Bolzoni, con il suo stile diretto e documentato, racconta un Paese che sembra aver rimosso la memoria: dalle stragi di mafia degli anni ’90 all’illusione della vittoria dello Stato, fino alla rinascita silenziosa e mimetica di un nuovo potere criminale. La mafia non spara più, ma comanda. E lo fa sotto altre spoglie: non più i boss con la coppola, ma imprenditori, notai, broker, avvocati, burocrati di rango. È la borghesia mafiosa, quella che non lascia tracce, ma determina il presente e il futuro dell’isola e del Paese.

“Ogni epoca ha la sua mafia – scrive Bolzoni – e anche quella in cui viviamo ne ha una: è la mafia degli incensurati”.

Una riflessione necessaria oggi, capace di farci aprire gli occhi su ciò che davvero accade dietro le quinte del potere in Sicilia e nel Paese. Il libro è anche un atto d’accusa verso un’antimafia istituzionale e mediatica che, negli ultimi anni, sembra aver perso forza e memoria.

Chi è Attilio Bolzoni

Giornalista d’inchiesta tra i più noti in Italia, Bolzoni ha cominciato la sua carriera a «L’Ora» di Palermo e per quarant’anni è stato inviato speciale de «la Repubblica». Oggi scrive per «Domani». Con Giuseppe D’Avanzo ha firmato titoli fondamentali come Il capo dei capi e La giustizia è Cosa Nostra. Ha scritto numerosi saggi e testi teatrali, è sceneggiatore e regista. Il suo lavoro è stato premiato con i più importanti riconoscimenti del giornalismo italiano, tra cui il Premiolino, il Premio Luchetta e il Premio È Giornalismo e il Premio Giuseppe Fava.

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