Su 477 velivoli Boeing 787 Dreamliner, sono stati montati complessivamente 4.829 componenti in titanio di qualità non conforme, poiché diversi dalla lega specificata, e altri 1.158 pezzi prodotti con lega di alluminio non certificata. Tutti presentavano proprietà di resistenza strutturale, sia statica che a fatica, largamente inferiori a quanto previsto dal contratto. Questo avrebbe potuto comportare un grave rischio di collasso del pavimento passeggeri in situazioni di forte stress, come un atterraggio di emergenza.
Le indagini principali condotte dalle autorità italiane, che si sono concluse lo scorso ottobre, riguardano i materiali e i documenti sequestrati sul territorio nazionale. Tuttavia, le autorità statunitensi, in particolare l’FBI e l’agenzia di sicurezza dell’aviazione americana (FAA), hanno condotto approfondimenti direttamente negli Stati Uniti, raccogliendo testimonianze e dati dai vertici di Boeing e dalla stessa FAA.
In particolare, un ingegnere americano, Sam Salehpour, aveva segnalato in una lettera a Mike Whitaker, direttore della FAA, che circa mille Boeing 787 e 400 777 sarebbero a rischio di cedimenti strutturali. Boeing ha respinto le accuse e, finora, nessun incidente grave si è verificato con questi modelli.
L’inchiesta riveste un ruolo cruciale anche per l’incidente di un Boeing 787 dell’Air India, decollato da Ahmedabad e schiantatosi su un edificio poco dopo il decollo. Analisi sui componenti della fusoliera, prodotti con materiali non conformi e potenzialmente pericolosi, sono al centro delle indagini. Le autorità italiane sono coinvolte nel procedimento, che ha visto sequestri e analisi dei materiali confiscati in Italia, collaborando con le autorità straniere per approfondire le responsabilità.
Le aziende coinvolte, tra cui Leonardo e altre società fornitrici, avrebbero prodotto componenti con materiali non conformi, potenzialmente responsabili del rischio di collasso degli aeromobili. La questione si inserisce in un quadro più ampio di controlli e verifiche su circa 477 aerei, oggetto di recenti campagne di manutenzione a seguito di segnalazioni di anomalie strutturali.