Autorizzato impianto eolico offshore al largo di Marsala

Il Ministero dell'Ambiente ha approvato 3 progetti nel sud Italia e altri 70 progetti già presentati

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
22 Gennaio 2024 10:49
 Autorizzato impianto eolico offshore al largo di Marsala

Il sud Italia è pronto a fare un salto di qualità nell'eolico offshore. Il Ministero dell'Ambiente ha infatti approvato tre progetti per la realizzazione di parchi eolici in mare, al largo di Marsala, Brindisi e Manfredonia.

I progetti approvati prevedono l'installazione di pale per circa 1.825 megawatt di potenza. Gli investimenti ammontano a circa 25 miliardi di euro al 2030 e 55 miliardi al 2040, con la creazione di tantissimi posti di lavoro. Inoltre, l’impianto abbasserà notevolmente l’emissione di Co2. Si stima infatti la mancata emissioni di 13.000 tonnellate di Co2 all’anno fino al 2030 e di 28.000 tonnellate al 2040, in questo modo ci sarebbe un risparmio di 2,2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio al 2030 e di 4,8 milioni di tonnellate al 2040.

Il progetto al largo di Marsala è stato presentato dal fondo Ci Iv gestito da Copenhagen Infrastructure Partners e dall’azienda GreenIt. L’impianto prevede l’istallazione di 21 turbine da 12 megawatt per un totale di 250 Mw. L’eolico, inoltre, verrà costruito a largo della costa e non comporterà nessun problema al paesaggio poiché non sarà visibile da terra.

Oltre ai tre progetti approvati, sono già oltre 70 quelli presentati da società nazionali e straniere. L'area individuata  per l'eolico offshore in Italia è il Mediterraneo sia per le buone condizioni del vento sia per la profondità dei fondali. Infatti, le turbine devono essere posizionate su piattaforme galleggianti ancorate al fondo. L’associazione Aero (che si occupa di rinnovabili offshore) afferma che sarebbero necessari, non due, ma almeno 4 poli di produzione, che sono previsti dal Decreto-legge energia approvato lo scorso novembre, e chiede al Governo che venga istituito un piano pluriennale e un quadro regolatorio per delle procedure più veloci e semplici.

La realizzazione di parchi eolici offshore proprio nel Canale di Sicilia potrebbero però portare ad un ulteriore riduzione degli spazi di pesca; sono previste “misure compensative” offerte ai pescatori in cambio di tali progetti? Queste sarebbero in grado di evitare nel medio e lungo periodo la chiusura completa del comparto della pesca d’altura siciliano? Infine, la realizzazione di questi parchi eolici offshore quali benefici economici (in termini di risparmio energetico), oltre all'incremento dei posti di lavoro, arrecherebbero alle popolazioni residenti in Sicilia Occidentale?

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