Sorella Sanità, sette pesanti condanne per il patto corruttivo

Tra i condannati gli ex manager delle asp di Trapani e Palermo Fabio Damiani e Antonio Candela

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
06 Agosto 2021 16:46
Sorella Sanità, sette pesanti condanne per il patto corruttivo

Mano pesante della magistratura nei confronti dei manager coinvolti nella vicenda sorella sanità che aveva portato in manette di quello che era stato definito un vero e proprio patto corruttivo fra amministratori pubblici e imprenditori per spartirsi appalti milionari nella sanità siciliana.

Sei anni e 8 mesi sono stati inflitti ad Antonio Candela, ex manager dell’Asp di Palermo e per ultimo responsabile della cabina di regia regionale per il contrasto al Covid in Sicilia, e sei anni e 6 mesi a Fabio Damiani, ex manager dell’Asp di Trapani e responsabile della Centrale unica di committenza degli appalti. Quattro anni e 4 mesi per l’imprenditore agrigentino Salvatore Manganaro. Cinque anni e 8 mesi per il faccendiere Giuseppe Taibbi, 5 anni e 10 mesi per Roberto Satta, allora responsabile operativo della Tecnologie Sanitarie spa; 7 anni e due mesi a Francesco Zanzi, allora amministratore delegato della stessa società; 5 anni e 10 mesi per Salvatore Navarra, ex presidente del consiglio di amministrazione di Pfe spa (non lo è più da maggio 2020).

Unico assolto per non avere commesso  i fatti contestati è stato Angelo Montisanti, responsabile operativo per la Sicilia della società Siram

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